Questa volta l’ospite è Samar, uno dei miei coinquilini.
Oggi un breve racconto.
Forte, Crudo, Immediato, Gutturale…
Vi auguriamo insieme una buona lettura.
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Mi sbatti a terra con tanta forza da mozzarmi il respiro.
Non hai riguardi per me, non hai paura di ferirmi. Non mi hai mai considerato debole, ma nel tuo sguardo c’è la viscida promessa di spezzarmi. Anche oggi.
Troneggi su di me. Il petto nudo, le gambe fasciate da pantaloni in pelle di camoscio.
Sei di un’eleganza fuori luogo, retaggio di una regalità che ti attribuisci da solo. Mi fai rabbia. Mi fa rabbia assecondare i tuoi deliri.
In un secondo le tue mani si muovono nervose sotto la mia maglietta. Mi colpisci con un pugno sul viso quando cerco di oppormi. Mi sputi in faccia. Stordito dal colpo, resto disteso e mi lascio spogliare.
Avvolgi la mano intorno al mio sesso, deridendone la mollezza. Non mi importa.
Sei stufo. I tuoi occhi freddi si stancano in fretta della mia indifferenza.
Indossi un guanto spinato, lo stringi sul mio cazzo e le mie urla ti eccitano.
Mi afferri, mi volti. Artigli di metallo affondano nella mia schiena, ti sento ridere al suono delle mie grida. Un sussurro in lontananza mi avverte che rimarranno le cicatrici.
Esaltato dalla tua opera, immobilizzi le mie braccia al busto e leghi le gambe in due futomomo. Avvolgi poi il mio corpo con del filo spinato.
Sto sanguinando a causa tua e questo ti eccita.
Mi prendi a calci nei reni, nello stomaco, cerchi di far penetrare la mia carne dagli spunzoni del filo metallico. Vorrei essere preso a calci in faccia. Comincio a indurirmi. Afferri le mie gambe, divaricate, le porti verso il tuo bacino. Rivolgo a te il mio petto, il mio ventre muscoloso, il mio sesso. Osservi la mia eccitazione e ne ridi, perché sono un pervertito. Ma lo sei anche tu. Riesco a sentire una delle tue rare erezioni premere contro le mie cosce aperte.
Sono eccitato, ti voglio. Ancor più adesso che hai scoperto il tuo sesso perfetto.
Mi chiedi di pregarti e non faccio fatica a invocarti come un dio, mentre le tue dita si muovono dentro di me ed i tuoi occhi dorati scintillano incandescenti di lussuria e ira folle.
Finalmente entri, accolto dal mio urlo gutturale. Continui a pretendere le mie preghiere, minacci di fermare il tuo impeto se non ti adorerò come un dio. Sbatti dentro di me con tanta forza da farmi impazzire. Non posso frenarmi dall’urlare qualsiasi oscenità tu pretenda in tributo.
Capisci che sto per venire, mi forzi a farlo sul mio stesso viso.
Esci seccamente dal mio corpo e te ne vai.
Il mio fisico si sta ancora abituando alla tua assenza, e tu sei già altrove.
[…] nuovo racconto erotico di Samar.Se volete leggere il suo primo racconto lo trovare qui:Continui a pretendere le mie preghiere, minacci di fermare il tuo impeto se non ti adorerò co…La sua intervista la trovate qui. Il suo secondo racconto lo trovate […]