Paolo e Alessandra si conoscono di vista da oltre vent’anni. Hanno vissuto nello stesso paesino.
Lui ha 30 anni, lei 28.
Paolo lavora poco distante da Trento, mentre Alessandra lavora in centro, in uno studio di moda.
I due ragazzi non si vedono da anni, finché una sera lui decide di seguirla su instagram. Alessandra vede la notifica e gli scrive “Ciao”.
Paolo “Ciao, come stai?”
Lei un po’ stranita risponde semplicemente che sta bene.
Si scrivono giusto qualche frase di circostanza perché lei pare non avere molto tempo da dedicargli.
Il giorno dopo Paolo le riscrive e con un giro di parole le fa capire che è interessato a lei, che lei lo eccita…
Alessandra è un po’ pensierosa e si lascia trascinare…iniziando anche lei a scrivere cose che lo facciano eccitare.
Paolo “Dove sei?” chiede lui ad un certo punto.
Alessandra “A casa, con amici”
“Mandami una tua foto” risponde lui.
Lei risponde con un semplicissimo selfie.
Paolo “No, non hai capito”
Alessandra “Cosa vorresti?”
P. “Hai capito benissimo, mandami una foto di te. Nuda”
Alessandra va in bagno, si chiude a chiave manda una foto del suo culo, con l’intimo leggermente abbassato, giusto da mostrare il minimo e indispensabile, solo le forme…
Paolo è eccitato. Anche lui è a casa di amici e si accorge di avere il cazzo duro.
In maniera del tutto naturale e con saggia indifferenza va in bagno anche lui, si slaccia i jeans e si tocca l’ormai grande protuberanza. Abbassa anche i boxer e ricambia con una foto del suo cazzo, ormai gonfio.
Lei risponde “Sei contento di vedermi quindi?”
Paolo inizia a percepire una Alessandra forse più spinta di quanto pensasse.
P. “Mostrami di più”
“Cosa posso avere in cambio?” Alessandra domanda.
P. “Potrei farti vedere cosa farei se tu fossi qui con me”
La ragazza senza riflettere troppo, presa dall’eccitazione, risponde con una foto della figa, ormai bagnata per via dei messaggi, per via della foto di lui, della situazione…
Paolo appena la vede si eccita di più. Vorrebbe prenderla e farle sentire tutta la voglia che ha di lei. Inizia a toccarsi e in meno di pochi secondi sente già di dover venire. Accende la fotocamera in modalità video e registra il momento dell’orgasmo.
Lei intanto aspetta, si tocca, vorrebbe sentire com’è farsi prendere da lui.
Paolo “Eccolo”, manda il video, “aspetto il tuo”.
Alessandra guarda quei pochi secondi con la voglia che le pulsa, si tocca anche lei e sente che sta per avere un orgasmo. Vuole ricambiare, non solo perché glielo ha chiesto lui, ma perché sente il bisogno di gratificarlo, la cosa la eccita tantissimo.
Accende anche lei la fotocamera in modalità video e registra mentre si infila il manico dello spazzolino nella figa umida.
Manda il video a Paolo.
Lui ha aspettato giusto il tempo del video, quando gli arriva è nuovamente eccitato, più di prima, nonostante abbia appena avuto un orgasmo. Osserva bene i dettagli di lei mentre infila la punta dello spazzolino; nota l’umido, nota le piccole labbra, nota come il manico le scivola dentro. Vorrebbe esserci lui li.
“Sono ancora eccitato”risponde.
Lei “Anche io, ma scappo di la che altrimenti mi chiamano”
P. “Ci sentiamo presto”
A. “A presto”
Anna torna dagli amici in salotto, anche Paolo…le rispettive serate proseguono. Lei pensa a quando era ragazzina e aveva una mezza cotta per lui. Lui è un uomo…non pensa a niente invece.
Passa qualche settimana, nessuno dei due pensa granché all’altro finché non è lui a riscrivere a lei.
“Chi si risente” scrive ironicamente Alessandra, le piace stuzzicare.
Paolo “Come stai?”
A. “Bene, tu?”
P. “Bene anche io, sono ancora a letto, ieri ho fatto tardi.”
A. “Beato te, io oggi ho un servizio fotografico da sistemare”
P. “Potrei farti rilassare un attimo”
A. “Come?”
P. “Mandami una foto”
A. “Mandamela tu adesso…”
Paolo non se lo fa dire due volte, del resto ha già il durello e si stava già toccando, motivo per cui le ha scritto.
A. “Beh, vedo che sei già a buon punto”
P. “Sì, sto aspettando te, mandami una foto adesso”
Alessandra scatta al volo una foto spostando solo le mutandine…è bagnata, non sa nemmeno lei il perché.
P. “Sei già bagnata”
I due nuovamente si masturbano, mandandosi nuovamente messaggi, video, foto…
Alessandra lo saluta dicendogli “Torno a lavorare, a presto”
“Ciao” risponde lui.
I due continuano così per circa 6 mesi, finché una sera del periodo natalizio si incrociano nel loro paesino. Lei con il suo gruppo di amici, lui col suo. Nemmeno si salutano, forse lui non ha notato lei e qualche ora dopo si ritrova un messaggio della ragazza…solitamente non è lei a scrivere, infatti la cosa lo stupisce un po’.
“Ti ho incrociato fuori dal bar stasera” scrive.
P. “Potevi avvicinarti e salutarmi”
A. “Eri con amici e io con i miei, avrebbe fatto troppo strano a tutti se fossi venuta li per un saluto.”
P. “Sarà per la prossima”
Nessuno dei due propone all’altro di prendere un aperitivo. Passa capodanno, lui rientra nel suo paese poco distante da Trento, anche lei rientra.
Qualche mese dopo si risentono, questa volta si vedono via video. Come sempre si masturbano, si studiano, si eccitano…lui viene, lei anche.
Un martedì pomeriggio Alessandra è a vedere una partita di calcio di amici, non ama il calcio, sia chiaro, ma le tocca. E’ seduta in tribuna con qualche amica e intanto si scambia messaggi con lui, eccitandosi.
Paolo è in macchina, è in centro a Trento per via di un cliente, ha appena finito di lavorare e sta per tornare a casa. Manda qualche vocale a lei, eccitandosi.
A. “Vediamoci” dice lei ad un certo punto.
P. “Dove?”
A. “A casa da me ci sono gli operai”
P. “Intanto ti raggiungo”
Nemmeno 15 minuti e lui è da lei.
Alessandra esce dal campetto, lo vede sbirciando tra le auto non sapendo nemmeno quale sia quella di lui. Sale. Sorride ed è già bagnata. Anche lui è già eccitato, ma non lo da a vedere.
A. “Dove mi porti?”
P. “Non lo so”
Iniziano a girare in auto e praticamente si presentano. Non si erano mai rivolti la parola prima, si erano solo visti per vent’anni, ma non si erano mai nemmeno salutati.
Scambiano due chiacchiere e lui la porta nel parcheggio sotterraneo di uno dei suoi clienti.
Parcheggiano in un angolo abbastanza buio. Ormai non ci sono più molte auto, gli uffici stanno chiudendo. Vanno sui sedili dietro e lui con una gran foga le infila le mani sotto la gonna, sente subito che è bagnata. Anche lei avvicina la mano al cazzo di lui, che intanto è gonfio. Paolo avvicina la testa di Alessandra al pantalone e slacciandosi la cintura le indica con un cenno di dargli una mano per spogliarsi. In una mossa acrobatica ma elegante anche lei fa scivolare le mutandine fradice sul pavimento e sbottona poi i pantaloni di lui e glielo succhia.
Non passano nemmeno 5 minuti, lui vuole proprio scoparsela, freme, tanto che sembra esplodere.
La gira di colpo, come se fosse leggerissima. La mette a 4 zampe sul sedile e la scopa.
Spinge, geme.
Prima lui, poi lei.
Mentre continua a spingere la prende per il collo, quasi come se si stesse facendo un’enorme sega. Le prende poi i capelli con una mano e con l’altra la masturba. Alessandra continua a grondare come una fontana e sente tutto fino in fondo.
I vetri dell’auto iniziano ad appannarsi e mentre tutto accade ad entrambi balena in mente il pensiero di come possa essere eccitante assistere da fuori.
Poco dopo effettivamente lui nota un’ombra fuori. Si ferma…lascia che il tipo vada in auto ed esca dal parcheggio per poi girarla.
Ora lui è seduto comodo sul sedile e lei è a cavalcioni su di lui mentre gli da la schiena. Fa su e giù, prima piano, poi sempre più veloce. E’ talmente bagnata che quasi non sente più nulla.
Poco dopo lui viene spingendo con una grande forza, tenendola per i fianchi.
Lei non viene, nonostante lui glielo abbia chiesto un paio di volte. Ma non ne aveva voglia, Alessandra voleva solo essere sbattuta.
Si rivestono. Chiacchierano lanciandosi battute sul fatto che dovrebbe riaccadere e usciti dal parcheggio lei lo saluta per andare a piedi verso casa.
Passa qualche settimana, si mandano le solite foto e video. Qualche volta lei si infila solo le dita, altre vari oggetti casalinghi e un piccolo sex toy. Lui continua a mandarle video mentre viene, che sia a lavoro, a casa, da amici.
E’ giovedì mattina, si scrivono ma lei non riesce a essere molto attiva perché è a girare un video per un stilista a Milano. Anche lui per un caso strano è a Milano.
Decidono di sentirsi nel pomeriggio per vedere di beccarsi.
Alle 18 lui finisce e anche lei sta per finire.
“Ti passo a prendere” dice lui.
Alessandra risponde solo “Ok”
Circa un’ora dopo lui è da lei. La ragazza sale in auto, sorride, lo guarda e gli dice “Possiamo andare sul terrazzo condominiale dell’amica che mi ospita”.
Paolo la guarda un po’ perplesso. “Non preoccuparti risponde lei, ho le chiavi e su non ci beccano”.
Il palazzo è nuovo, devono salire fino al 18mo piano. Alessandra apre la porta e lui nota subito la visuale incredibile. Si vede tutto da li su.
Si affacciano al balcone e iniziano a chiacchierare. E’ maggio e l’aria è ormai calda, le giornate sono più lunghe.
Venti minuti dopo lui va dietro di lei, le sussurra in un orecchio “Forse dovrei scoparti”.
Alessandra risponde subito con “Sì, forse dovresti”.
La spoglia, mentre lui tira fuori solo il cazzo, la spinge contro la balaustra e ancora una volta inizia prendendola da dietro. Scivola dentro con una facilità disarmante, ma del resto lei è veramente bagnata.
Lei sente un po’ di male, Paolo le chiede se le da noia e se vuole continuare in un altro modo, ma lei risponde “spingi, fammi male”. Allora lui spinge, continua nonostante lei si lamenti fastidiosamente. Alessandra è affacciata, mentre lui l’assapora e poi si fa scopare mentre guarda dal 18mo piano del condominio di un’amica.
Qualche minuto dopo lui con forza la spinge in avanti, “succhia adesso” le dice. Lei si inginocchia e dal basso verso l’altro, con il trucco un po’ sfatto, inizia a leccare dalle palle salendo piano piano…poi lo prende piano piano in bocca, salivando un po’. Se lo spinge fino in gola fino ad arrivare vicina al conato. Prende tempo e poi ancora. Prende tempo e aria e poi ancora.
Prende tempo e poi ancora.
Ancora.
Lui intanto è contro il muro, spinto dalla forza di lei, che lo tiene per il culo, come prima faceva lei con lui, spingendoselo in bocca, proprio a farsi scopare la bocca.
Lo guarda, lui ha la testa rivoltata indietro. Continua fino in fondo, poi prende tempo e poi ancora. Lo riguarda e stavolta lui la fissa con gli occhi sbarrati. E’ troppo eccitato forse.
La tira su, la prende in braccio a cavalcioni e la scopa. Viene.
Lei no. Non ha voglia. Voleva solo essere sbattuta, ancora.
Sono passati 10 minuti, sono vestiti e chiacchierano ancora una volta affacciati dal terrazzo. Come se non fosse accaduto nulla, ma con forse un po’ più di intimità nelle parole, nella vicinanza fisica.
Dopo circa mezz’ora di chaicchiere lui le si avvicina un po’ e le dice “Penso di doverti scopare ancora”.
Alessandra risponde “Ah sì?”
Lui “sì”
In meno di 30secondi lui è nuovamente dentro di lei.. del resto aveva ancora il cazzo duro e lei era completamente grondante da prima.
La prende sempre da dietro, gli piace così, in modo da poterla tenere per i fianchi e poterla spingere bene infilando tutta la lunghezza. Spinge forte e lei è li, che gode di quella forza brutale. La sculaccia forte ma timido, e intanto si toglie la cintura, gliela mette attorno al collo per poterla scopare meglio usandola per spingere.
La sbatte contro il muro adesso, poi la gira e glielo mette in bocca tenendole la testa, scopandole la bocca. Viene. Lei ingoia e si rialza.
Si veste.
“Dovremmo andare forse” dice la ragazza.
“Sì, sto facendo tardi” risponde lui.
“io mi fermo al quinto piano” dice lei.
Salgono in ascensore, si baciano, si salutano.
Lei rientra a casa dall’amica, è sola.
Qualche minuto dopo sente la chiave nella toppa.
“Siamo rientrati” avvisa Monica.
“Ehilà, com’è andata?” dice Alessandra.
Tommaso “Bene tu?”
A. “Bene, vieni un secondo di la, ti mostro una cosa”.
Mentre Monica, l’amica che la ospita, va in bagno per un doccia lei porta Tommaso in salotto, dove ha la sua roba. Alza la gonna e gli fa segno di scendere giù.. Lui annusa, sente l’odore del preservativo. Si alza, la guarda, la prende per i capelli, la gira e si slaccia i jeans.
In pochi secondi anche lui è dentro di lei, col solo odore gli è venuto duro. La scopa con una forza brutale, sussurrandole “quanto sei puttana! Lo senti come ho il cazzo? Lo senti come è gonfio? Era così il suo? Più grosso? Ti ha scopata bene?”
Alessandra è completamente bagnata, ancora. Si fa scopare, si fa usare e finalmente viene.
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Foto di The Sensual Eye
[…] un mio vecchio racconto erotico (Non della serie dei racconti di Martina, ma anche li ci sono parecchie situazioni simili), […]