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Martina si è appena svegliata, fa colazione con la sua solita routine.
Caffé caldo e latte freddo, due biscotti.
Va in bagno e si fa una doccia al volo.
Si veste e va nel suo ufficio, cioè in una sala molto grande di casa sua che ha arredato come ufficio per ricevere i clienti.
Lavora al progetto senza battere occhio fino alle 13.30. Si accorge dell’orario solo per via del languorino e decide di farsi un toast.
In generale non ama mangiare da sola, per cui cucina pochissimo.
Dopo il velocissimo pranzo risponde a Luca, a cui ancora non aveva risposto.
“Ci vediamo domani sera, scrivimi appena arrivi in zona concerto che così ti raggiungo. Sei solo?”
Dà un occhio anche a Tinder, che è ancora pienissimo di notifiche. Risponde a qualche tizio qui e lì.
Riccardo le scrive “Ehy che occhioni. Sarò diretto… una birretta?”
A lui risponde, sembra molto carino. Occhi verdi, capello lungo. Tra le foto vede che fa anche il modello.
“Ciao Riccardo, io sono Martina, piacere. Conosciamoci!”.
E torna a lavorare.
Fa giusto una pausa intorno alle 15, trovando un attimo per guardare i social.
Riccardo le ha nuovamente risposto chiedendole dove e quando. Lei senza troppo indugiare dice che è libera in serata, giusto per l’orario dell’aperitivo.
“19.30 da Marcona, in centro”.
Il ragazzo le risponde lasciandole il numero che lei salva subito per non dimenticarsene e torna a lavorare finendo il progetto giusto in tempo per le 18.00.
Dopo aver consegnato via mail l’ultimo file della presentazione si fionda in bagno dove riempie la vasca con l’acqua calda, e mentre intanto sceglie i vestiti da mettere per l’appuntamento con Riccardo, accende
potify con June-ah kosmos.
Passano 20 minuti. L’acqua si sta raffreddando un po’ troppo. Esce dalla vasca, si asciuga i capelli al volo e si veste.
Trucco e via, pronta per Riccardo.
19.40 è da Marcona.
Riccardo è li che la aspetta al tavolino all’interno del locale.
Lei entra disinvolta, saluta Giulio, il barista. E’ un suo vecchio compagno delle elementari.
Riccardo alza lo sguardo e la saluta con la mano, per farle cenno che è lui. Lei sorride e si avvicina.
Riccardo è alto, un metro e 88 di ragazzone, occhi chiari ma profondi, capelli lunghi e ricci che gli sfiorano le orecchie. Ha un dolce vita nero che sottolinea benissimo le braccia ben definite ma non eccessive, come piace a lei.
Martina a passo sicuro, dopo un veloce screening, si avvicina a lui.
Il ragazzo è in piedi e la saluta con un bacio.
“Cosa bevi?” le chiede subito.
“Gin Tonic, grazie. Vado io ad avvisare Giulio, così sono certa che ci mette un po’ d’amore”.
Quando Martina torna al tavolo con i cocktails i due iniziano a chiacchierare da subito molto disinvolti e senza imbarazzo.
Riccardo ha 32 anni e lavora nell’impresa dei suoi. Ha un fascino incredibile e Martina si domanda tra se e se come mai un ragazzo così stia su Tinder, in realtà glielo chiederebbe anche, ma non è abbastanza brilla per poter essere diretta.
“Da quanto tempo sei su Tinder” dice lui.
Martina sorpresa risponde “qualche giorno, tu?”.
“Diversi mesi, forse un anno ormai” risponde lui.
M. “Avrai conosciuto tantissime ragazze allora”.
R. “Diverse in effetti. Tu come ti trovi?”.
M. “Mah, ci sono da troppo poco per dirtelo, ma ti farò sapere”.
Capitolo App chiuso i due passano al secondo gin tonic via liscio tra risate e chiacchiere di lavoro, amici, musica e mostre da vedere.
Intorno alle 21.00 Riccardo propone di spostarsi per cena e Martina propone un posticino vicino casa sua dove fanno cucina mongola.
“Particolare ” dice Riccardo, “ci sto!”.
I due ragazzi vanno al ristorante, ordina lei anche per lui e mangiano.
Adesso Martina è abbastanza brilla da poter chiedere a Riccardo come possa essere possibile che uno figo come lui possa essere su Tinder.
Riccardo risponde con poco stupore alla domanda “Mah, mi piace divertirmi, mi piace scegliere, mi piace sedurre”.
Martina è soddisfatta della risposta, che del resto è molto simile alla sua motivazione. Anche lui le chiede come sia possibile che lei sia sull’app, soprattutto perché per una donna, che si tratti di puro divertimento, dovrebbe essere più semplice trovare un uomo da sedurre.
“è vero, è facile” risponde Martina “ma richiede tempo e soprattutto voglia di uscire di casa di proposito… così vado quasi a colpo sicuro, al massimo evito di proporre casa mia dopo cena al tipo di turno. Ma è successo solo una volta. Sono veramente da poco su Tinder.”
“E noi? Noi cosa faremo dopo cena?” chiede lui.
M. “Andiamo da me?”.
R. “Ho passato il test?”.
M. “Il primo”.
Escono dal ristorante e si dirigono verso casa.
Appena Martina apre la porta anche lui resta stupito, esattamente come Luca.
“Dammi il cappotto” dice lei. Riccardo si spoglia e glielo porge.
I due vanno in cucina “Vuoi bere qualcosa? Vodka? Vino? Whiskey?”
“Acqua” risponde lui.
M. “Ok!”.
Mentre Riccardo beve, Martina è seduta sul bancone accanto al frigo. Il ragazzo appena finisce di bere poggia il bicchiere accanto a lei e si avvicina. Le sfiora il collo con il viso, le respira vicino all’orecchio e lei inizia a bagnarsi.
Il ginocchio di lei è vicino al cazzo di lui, che sembra essere piuttosto attivo.
Inizia a toccargli la schiena, è sempre una delle prime cose che fa. Le piace sentire la forza del muscolo, sentire come si contrae.
Ad un certo punto Riccardo le prende il viso tra le mani e la bacia. Le infila la lingua praticamente in gola.
A questo punto è lei che per prima inizia a spogliarlo tirandogli via il maglione nero.
Vede così, nella penombra della cucina, il busto perfetto di un uomo. Sembra disegnato. Non è grosso, non è eccessivo, è come lo disegnerebbe lei.
A quel punto è Riccardo a prendere in mano la situazione e infila la mano sotto la gonna di Martina. Sente l’umido delle sue mutande che subito sfiora per poi prenderle dal bordino e farle scivolare giù. Intanto la guarda negli occhi ammaliato, ha uno sguardo incredibile.
Lei è ancora seduta sul banco in acciaio della cucina. Ha le gambe aperte e lui è in ginocchio che assaggia il suo sapore. La mano della ragazza è sulla testa di lui, lo spinge forte, come per dirgli di andarci affondo. E lui non se lo lascia scappare.
Dopo 10 minuti le bacia l’interno coscia e scende fino al piede di lei. Sfila le scarpe e le bacia il collo del piede. Il tutto guardandola fisso negli occhi.
Ora Riccardo è in piedi, Martina gli avvicina le mani ai pantaloni e fa per slacciare la cintura. Intano si baciano.
Quando la cintura è aperta lui la prende in braccio e va in sala.
Le luci sono basse e Martina dal telefono ha già fatto partire la sua playlist.
Lui adesso è seduto sul divano bordeaux con ancora i pantaloni. Lei è in piedi e inizia a muoversi ballando un po’, finché non si inginocchia davanti a lui e gli slaccia anche i pantaloni abbassandoli leggermente.
Prima di prenderglielo in bocca lui la blocca.
“Togliti la maglia” le dice.
Martina sfila la maglia e resta con i reggiseno nero. I capelli lunghi le coprono lo schiena, lui li afferra e le dice “succhia”.
Non se lo lascia dire due volte.
Lo prende in mano, si lecca le labbra per inumidirle e inizia a leccare l’asta, senza fretta alcuna.
Riccardo ha la schiena poggiata al divano, si gode la musica e le labbra di lei.
Ora Martina inizia a fare su e giù con la mano, mentre con la bocca inizia a succhiare solo la punta.
Continua con la mano e scende alle palle, lecca anche quelle. Succhia anche quelle.
Lo sguardo è verso di lui, che ogni tanto ribalta gli occhi.
Poi inizia a succhiare. La saliva di lei aumenta e piano piano arriva fino a prenderlo tutto in gola.
Il cazzo di lui è gonfissimo. Non è enorme, tende un po’ a sinistra e lei si adatta. Le piace sentire il sapore, assaggiare l’antipasto.
All’improvviso lui la ribalta e la sdraia sul divano, ora tocca a lui.
Affonda nuovamente la testa tra le cosce di lei, che è completamente zuppa. Le mordicchia le grandi labbra e succhia. Sfiora poi con un dito le piccole labbra. Con la lingua fa dei piccoli cerchietti per poi infilargliela dentro. Sente il viso completamente bagnato. Alza lo sguardo verso di lei e nota che anche lei adesso ha gli occhi ribaltati e si tocca il seno, strizzandoselo.
Continua a leccare, fino a scendere poi verso il buco del culo e leccare anche quello.
Passa qualche minuto… ormai entrambi hanno assaggiato l’uno il sapore umido e prepotente dell’altro.
Martina, quando lui allontana leggermente il viso dalla sua figa, si scosta al volo, con passo felino e gli fa cenno di sedersi. Si mette in piedi e si spoglia completamente. Via la gonna, via il reggiseno. Spoglia lui. Adesso sono entrambi nudi.
Mentre lui è seduto, lei si siede sul suo cazzo girata di spalle e lo infila, iniziando a fare su e giù.
Lui le prende i fianchi poco sopra le creste iliache e affonda ben bene il cazzo. Martina fa su e giù piano gustandosi tutta la lunghezza.
I due proseguono così per qualche minuto fin quando lui non la spinge per terra sul tappeto blu.
E’ in piedi, nudo, imponente sopra di lei e inizia a masturbarsi.
“Toccati” le dice.
Lei non ama molto farlo, ma la situazione la eccita.
Non passa molto, che lui è nuovamente a terra sopra di lei, dentro lei.
Le afferra il collo e la bacia. Lei a un certo punto inizia a leccare il lobo dell’orecchio di lui, facendolo impazzire.
“Hai uno sguardo strano” le dice lui.
“Non è la prima volta che me lo sento dire” risponde lei.
I due continuano in un fuoco che li avvolge e divora.
“Seguimi” dice lei ad un certo punto, interrompendo Riccardo nel momento in cui il suo ritmo stava per rallentare, e nuda inizia a camminare, gira l’angolo e attraversano il lungo corridoio per raggiungere la camera.
La musica come al solito si diffonde in tutta l’enorme abitazione con un volume molto basso.
Quando sono in camera di Martina lei entra in bagno, “vieni qui” dice. Riccardo la segue un po’ stranito.
Si infila nella vasca, apre l’acqua calda, lui la segue dentro.Lei è in ginocchio, con la testa quasi bassa e gli occhi verso l’alto lo guarda. Vorrebbe dirgli “Dai, la voglio addosso, adesso!” ma non dice nulla. Glielo tiene in mano e gli fa una sega. Sente che si gonfia e sta per venire, allora lei si ferma. Non vuole che lui le venga addosso, vuol ben altro su suo corpo. Vuole sentire il calore della pipì di lui.
Tra se e se pensa “non posso essere diretta ed esplicita, magari mi prende per pazza”.
E mentre tutta la scena è quasi ferma, appena il cazzo di lui leggermente si sgonfia e lui che gliela fa addosso.
Lei chiude gli occhi e si gode il calore di lui, ha un sorriso compiaciuto.
Quando lui finisce lei glielo prende in bocca.
Subito dopo si sciacquano e vanno nuovamente in camera.
Lei gattona sul letto e lui l’acchiappa da dietro scopandola a 90.
Affonda dentro bene e lei gode. Viene con un urlo sottile.
Poco dopo lui è in piedi sul letto, mentre lei è sfatta sdraiata tra le lenzuola grigie. Viene addosso a lei, sul seno, sulla faccia, sulla pancia.
Martina si ripulisce il viso, lui intanto si mette accanto a lei e l’abbraccia e si addormentano.
Intorno alle 6 Martina si sveglia per fare pipì. Il suo telefono è quasi scarico. Va in sala a spegnere le luci e la musica. Va in bagno e torna in camera. Riccardo è li che dorme. Lei lo osserva un po’ e si ributta giù a dormire.
Alle 8 suona la sveglia di Martina, anche Riccardo si sveglia con lei, si baciano. Lui ha il cazzo già duro e mentre l’abbraccia da dietro glielo poggia sfiorandole la figa. Lei si avvicina ancora di più a lui e con una mano glielo prende e se lo infila.
“Posso spostare la sveglia di un’ora stamattina” dice lei. Lui così inizia a scoparla ancora.
Quando finiscono lei si alza al volo e si infila in doccia. Lui acchiappa una vestaglia che trova li in giro, una vestaglia da donna, molto simile ad un kimono, la indossa e va in cucina.
Si arrangia frugando un po’ e fa un caffè, due french toast con uova e avocado e si siede aspettando lei.
Quando Martina entra in cucina si mette a ridere per l’abbigliamento di lui. “Ti sta bene devo dire”.
Anche Riccardo si mette a ridere.
Si siede per fare colazione, i due chiacchierano come se si conoscessero da una vita.
“Stasera cosa fai?” dice lui.
“Concerto degli Apparat” risponde.
“Io sono con amici, magari ci vediamo dopo… se ti va”.
Martina rispondere “Volentieri”.
Riccardo va a fare una doccia, Martina intanto controlla le mail (progetto accettato), controlla i messaggi (Luca le ha scritto per sapere come sta), controlla instagram (qualche messaggio da filtrare), controlla Tinder (mille mila messaggi)…
E’ venerdì, non ha molto lavoro oggi e finalmente potrà dedicarsi un po’ di tempo prima del concerto degli Apparat, dove si rivedrà con Luca.
Riccardo torna in sala e cerca Martina, che intanto è ancora nel suo ufficio al pc a controllare che non ci siano lavori da fare.
La chiama per capire in quale delle tante ed enormi stanze possa essere.
“Arrivo” dice lei.
“Scappo, mi aspettano già da mezz’ora dei clienti in ufficio”.
I due si baciano e Riccardo esce di casa.
Sorride.
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To be continued
Foto di Andrea Pancaldi
Modella Marta Santospirito