Come sapete ho deciso di focalizzarmi un po’ anche su questo argomento: il BDSM.
In effetti molti miei racconti hanno uno sfondo sadomaso, per cui mi sembra doveroso fare un po’ di chiarezza e informazione a riguardo.
Vi ho da poco parlato di Anna, ragazza disabile e mamma di Ahhsì (shop on line), che pratica BDSM da 4 anni. Qualche anno fa ho fatto anche un’intervista ad Ayzad, uno dei massimi esperti di sadomaso in Italia.
Oggi iniziamo dall’ABC, per chiarire ancora un po’ l’argomento prima di addentrarci in antri oscuri di questo mondo.
In questa prima parte non parlerò dei ruoli ma della pratica generale, affronterò l’argomento in maniera dettagliata in seguito.
Premetto che sento dei brividi lungo il collo alla parola BDSM, ma solo perché non sono una grande fan delle definizioni ferree.
Siccome però è il termine che viene usato da chiunque pratichi ma anche dai curiosi, partirò dalla spiegazione di questa prima definizione.
BDSM è una sigla che sta per :
- Bondage & Disciplina (B&D)
- Dominazione & Sottomissione (D/s o Ds)
- Sadismo & Masochismo (S&M o SM)
La parola sadomaso, che si sente spesso come sinonimo, è l’unione dei due termini sadismo e masochismo che a loro volta hanno significato opposto.
Il sadismo è quella perversione (intesa con tono positivo) di chi trae piacere (il sadico) dal provocare dolore ad un’altra persona, chiaramente consenziente. Questa persona viene definita masochista, è quindi chi invece trae piacere dal dolore.
Le pratiche
Le pratiche che di per se rientrano in questa disciplina sono infinite. Non si fermano alla semplice pratica del colpire e del trarre piacere dal colpo in se, ma ci sono diverse sfumature e moltissime altre aree.
Intano non esiste un solo strumento per colpire se parliamo di verberazione. Passiamo dal frustino da cavallo, alla frusta lunga in stile Indiana Jones, dal famoso gatto a nove code alla cinghia dei pantaloni, dal mescolo da cucina alla canna di bambù e così via…
Ma, ripeto, non esiste solo la pratica in cui uno dei due colpisce e l’altro prende il colpo, nei prossimi articoli vi mostrerò di più…
Quanto sopra rientra in una dinamica Sado – Maso, quindi di un sadico che “gioca” con un masochista.
Il dolore gioca un ruolo importante in questo caso. Il masochista dal dolore del colpo in se trae piacere, ne gode. Ciò non vuol dire che raggiunge l’orgasmo ( anche se esistono persone a cui capita), vuol dire che prova una sensazione di benessere fisico e di conseguenza psicologico.
In questo caso sono le endorfine e l’adrenalina a giocare un ruolo importantissimo.
Le endorfine sono un gruppo di sostante che vengono prodotte dal cervello in caso di stimoli dolorosi o intensi stati emotivi. Quando vengono stimolate correttamente diventano il motivo per cui il dolore viene vissuto con piacere fisico.
L’adrenalina, facendo parte delle vie riflesse del sistema simpatico, è coinvolta nella reazione “combatti o fuggi”.
I suoi effetti comprendono una serie di rilassamenti e irrigidimenti (alcuni organi vengono irrorati di sangue più di altri per permettere al corpo di essere “pronto”), e l’aumento della frequenza cardiaca.
A livello locale gli effetti dell’adrenalina possono essere molto diversi o anche opposti a seconda del tipo di recettore espresso dalle cellule di uno specifico tessuto.
Quindi non solo colpi…
Non esistono solo pratiche che hanno come focus il dolore.
Molte persone che fanno bdsm non sono per forza sadiche o masochiste. Spesso amano la sottomissione in se, o perchè no sottomissione e masochismo, ma non per forza l’una è strettamente correlata all’altra.
Quando si parla infatti di dominazione e sottomissione entra in gioco anche l’aspetto psicologico, non che manchi nella dinamica sadico-masochista, ma sicuramente fa da padrone più l’atteggiamento che lo strumento in se e la pratica fisica che ne consegue.
La Dominazione è l’insieme delle pratiche con cui chi domina dirige le esperienze di chi si sottomette, padroneggiando quindi la natura, la direzione e l’intensità di ciò che prova il sottomesso.
La Sottomissione è lo stato in cui una persona si concede all’altra, ovvero a chi prende in mano le redini del “gioco”, lascia quindi che sia il Dominante a decidere il suo destino durante le pratiche.
Ma la B e D di BDSM?
Fin’ora abbiamo visto D e S, S e M, quindi Dominazione e sottomissione e Sadismo e Masochismo… chi mancano il Bondage e la Disciplina.
Cosa è il Bondage?
Premetto che poi di ogni pratica farò degli articolo ad hoc, ma adesso in breve vi spiego cosa è.
Il Bondage indica quella pratica in cui si immobilizza il corpo del partner.
Non esiste un solo modo quindi per fare bondage, ma infiniti.
Si più immobilizzare il corpo di una persona con dei foulard, delle calze in nylon, delle corde, delle cinghie e con oggetti fatti appositamente.
Bondage è anche la semplice benda sugli occhi del partner, perché non indica soltanto l’immobilizzazione ma bensì anche la privazione di uno o più sensi, dalla vista, al tatto, all’udito…
Anche in questo caso non per forza bisogna essere masochisti o sottomessi e di conseguenza sadici o dominanti… la pratica può piacere di per se senza alcuna correlazione con gli altri aspetti.
Chiaramente è facile trovare persone che hanno un misto tra tutti questi aspetti e quindi sadici che amano immobilizzare, come masochisti che amano la sottomissione, ma non è così nel 100% dei casi.
E la Disciplina?
La Disciplina è l’ultima lettera che ci manca.
E’ semplicemente tutto ciò che regola ciò che è BDSM.
Avere disciplina durante una pratica sadomaso è fondamentale per qualsiasi ruolo, permette a chi pratica di restare costantemente nel mood e di godersi pienamente lo stato in cui è.
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Presto un articolo sui ruoli, come promesso!
Successivamente ho moltissimi altri argomenti da sviscerare qui su Plug The Fun, molti dei quali proposti da voi durante i sondaggi su IG.
Le immagini sono state realizzate per Cosmopolitan, quando secoli fa uscì la terribile saga delle 50 sfumature.