Ecco un nuovo racconto erotico di un mio lettore.
Questo volta è Marko a scrivere, sotto forma di lettera, un suo racconto erotico.
Vi auguriamo insieme una buona lettura.
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Mi hanno sempre affascinato le donne che ricoprono ruoli manageriali. Ed ancora di più entrare prima nella loro testa che nelle loro mutande. Così è stato con te.
Il gioco è stato intrigante. Ci siamo studiati, stuzzicati per poi degenerare nel migliore dei modi. Ho capito subito fin dalla prima notte che la tua sessualità era una bomba inesplosa. Volevo innescare quell’ordigno, e così è stato!
Annie, mi eccita vederti in abiti da lavoro. Così formale, così seria ma pronta ad essere la mia puttana. Pronta ad esaudire i miei desideri.
Come ogni giovedì, dopo il lavoro, vieni a bere qualcosa al bar di Paolo.
Il tuo ragazzo il giovedì lavora fino a tardi e ti permette di muoverti con più libertà.
Ti sto aspettando, sono due settimane che non ti scopo e che le tue chiappe non vengono marchiate dalle mie mani.
Ti vedo arrivare col tuo trench aperto, sotto indossi un vestito nero di lana che non lascia niente all’immaginazione.
Mora, capelli cortissimi e con il sole nel sorriso. Sembri più matura dei tuoi 28 anni. Sempre costretta a dover prendere decisioni… mentre quando sei con me non decidi niente, sei completamente sottomessa e libera.
Mi hai sempre chiamato Daddy, farti scopare e sottomettere da un uomo di 45 anni ti ha sempre eccitato da morire.
Entri, ordini un americano e saluti Paolo, i soliti pettegolezzi di rito mentre io finisco di bere il mio Negroni.
I nostri sguardi si incrociano, nessuno immagina che da lì a poco sarai in ginocchio davanti a me a farti scopare in gola.
Esco dal bar, passano pochi minuti e mi raggiungi.
Ho già il cazzo che esplode nei pantaloni. Ci allontaniamo.
Prima io e pochi passi dietro di me tu.
Dietro al muro ti metto la lingua in bocca e afferro in mano il tuo culo caldo.
“Daddy dove mi porti?”
“Ho affittato un piccolo ufficio qui nel palazzo, un posto dove chiavarti come dico io”.
Ti sbatto sulla scrivania, gambe larghe e culo all’aria.
Inizio a schiaffeggiare sonoramente le tue chiappe, sono rosse, il sangue circola più velocemente e scalda la tua figa che si bagna visibilmente.
Con la mano ti accarezzo, bagno e massaggio il tuo buco del culo affamato.
Ma non è ancora il suo momento.
“Mettiti in ginocchio Troia qui davanti a me, e non farmelo dire due volte.”
“Si Daddy”
“…ora succhia Annie suchia.”
Ti prendo per i capelli e ti riempio la bocca con il cazzo fino in gola. Mentre è in bocca sbavi e respiri a fatica ma io non mi fermo.
Inizi a leccare i coglioni e con la lingua cerchi di andare più in giù.
So cosa vuoi Troia.
Mi giro e tu ti fiondi fra le mie chiappe e inizi a leccarmi il culo come piace a me!
“Leccamelo come si deve, fai sentire a Daddy quanto sei diventata brava a rimmare.”
Ti sbatto nuovamente sulla scrivania, ti lego le caviglie e poi le mani dietro la schiena!
Inizio a darti delle forti stilettate sul culo con la paletta, ogni colpo un gemito. Sempre più forte……la tua figa cola, è un lago.
Voglio il culo della mia schiava!!
Ti sputo sul buco del culo, appoggio la cappella e poi tutto d’un colpo te lo infilo fino ai coglioni.
Cazzo che culo stretto!
E’ una goduria fottermelo!!
“Non fermarti Daddy ho la pelle d’oca inculami sono la tua puttana.”
Si Annie fatti inculare, continuo a pompare…
Vorrei innaffiarti la faccia ma la voglia di riempirti il culo questa volta prevale.
Vengo.
Partono degli schizzi violenti che ti riempiono il culo.
Ti schizzo in culo fino all’ultima goccia… e poi vengo a farti assaggiare il sapore del tuo culo insieme al mio seme.
Mi sdraio esausto accanto a te.
Rimaniamo lì immobili ascoltando il nostro respiro affannato fino a quando il nostro battito non torna ad essere normale. Tu rompi il silenzio e mi dici: “ci vorrebbero due Negroni.”
Ridiamo.
Mentre tu fai la doccia io rimango sul letto ad ascoltare Bohemian Rhapsody, Ma la musica viene interrotta da una telefonata.
Flora. La tua Flora. Mi dice che ci raggiunge.
Ma questa è un altra storia…
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[Le immagini sono di una vecchia pubblicità del Martini con Charlize Theron. Alcuni tratti del racconto mi hanno ricordato quella scena che ho sempre trovato erotica ed eccitante, sin da bambina]