La settimana di Martina è passata molto tranquilla.
Ha lavorato parecchio, ha sentito Luca, Riccardo e Jacopo, ha anche ripreso a fare nuoto.
E’ venerdì, questo weekend Lui non ci sarà a causa di un progetto fuori dall’Italia, ma finalmente starà tutta la settimana successiva con lei.
Alle 20.30 ha appuntamento con Riccardo per cena.
Sono le 18.00 e sta finendo di lavorare.
Non vede l’ora di vedere Riccardo, di risentirlo tra le sue cosce come quella sera in cucina in casa sua. Vorrebbe sentire subito la sensazione della pelle delle sue spalle sulle mani.
Alle 20.00 esce di casa per attraversare la città e raggiungere Riccardo.
Lui l’aspetta già al ristorante.
Quando lei entra lui è al tavolo e appena la vede le fa un cenno per farsi notare. Martina lo raggiunge e lo saluta con due baci sulle guance.
Appena lei si accomoda arriva subito il cameriere e porta i menù, elencando i piatti del giorno scelti dallo chef.
Martina fa scegliere Riccardo essendo lui un cliente abituale del luogo.
Prima che arrivi l’antipasto arrivano anche le bollicine.
Mentre il cameriere serve i due sotto il tavolo iniziano a sfiorarsi.
Lai è già eccitata.
La tovaglia del tavolo è lunga, cosa che la spinge a far cadere la scarpa a terra per avvicinare il piede al cazzo di lui. E’ curiosa di sapere se anche lui è già eccitato.
Riccardo quando sente toccarsi da sotto di colpo gira lo sguardo verso di lei e sorride. Non c’è l’ha duro, ma in pochissimi secondi è già rigido e vigoroso.
Le varie portate della cena scorrono tranquille ed entrambi si gustano con calma il cibo e la location.
E’ molto silenziosa e ha la vista sulla città. I clienti sono molto pochi e i camerieri elegantissimi.
Finito anche il dolce vanno sulla terrazza. Fa un po’ freddo.
I due continuano a chiacchierare tranquillamente finché lui non la interrompe chiedendole chi fosse il ragazzo della volta in cui si sono incontrati in discoteca.
Lei gli risponde che è un suo amico.
“E’ geloso?” aggiunge Riccardo.
“Per nulla, mi ha anche chiesto di te” risponde lei.
Riccardo non aggiunge nulla.
Qualche minuto dopo si avvicina dietro di lei e le fa sentire la sua eccitazione mentre guardano il panorama.
Martina inizia a muoversi in maniera molto tranquilla. Si struscia letteralmente contro di lui per aumentare la sua eccitazione.
“Smettila Martina” le dice sorridendo.
Lei risponde “Perché? Hai paura che ci vedano?”.
R. “Conosco un po’ di gente che lavora qui, forse non è il caso”.
Riccardo si allontana leggermente da lei per evitare di cadere nella trappola e cedere alla tentazione sul terrazzo del ristorante di amici.
Martina comunque non si lascia convincere. Ha parecchia voglia e le piace farlo all’aperto.
Senza che Riccardo se ne accorga Martina lo ha spinto verso una zona più in ombra del terrazzo.
“Qui non ci vede nessuno” dice la ragazza.
“Se dovessero uscire a controllare se siamo ancora qui ci beccano subito” aggiunge lui.
“Dai, una sveltina, poi giuro che andiamo a casa”.
Tra se e se Riccardo pensa che farà in fretta e che in effetti è l’angolo più buio della terrazza e nessuno sta uscendo da almeno 20 minuti.
Apre la patta dei pantaloni e alza la gonna di lei che intanto è di spalle. Sposta leggermente le mutandine e lo infila senza fatica alcuna.
Martina si gira verso di lui con lo sguardo e gli sussurra “Grazie”.
Lui le da dei colpi lenti ma decisi.
In effetti nessuno li noterà. Sono al buio.
Piano piano il ritmo aumenta e Martina fatica a non ansimare. Quando sta per tirare fuori un gemito, lui le blocca la bocca al volo con la mano.
Passano 10 minuti. Il movimento lento sta facendo grondare lei e pulsare tantissimo lui.
Lei vorrebbe venire ma si trattiene, vuole aspettare di tornare a casa e farsi sbattere come si deve.
Anche lui sembra essere dello stesso parere.
Qualche minuto dopo Martina di stacca da lui e dice “Andiamo a casa!”.
Riccardo non se lo lascia dire due volte. Rientrano in sala dove ormai non c’è più nessuno. I camerieri stanno mettendo in ordine i tavoli e apparecchiando per l’indomani.
I due ragazzi pagano e escono dal ristorante, prendono l’ascensore.
Quando arrivano allo zero controllano che mezzi prendere per andare a casa da lui e in meno di 20 minuti sono a casa di Riccardo.
Riccardo vive solo. Da bravo modello è un po’ egocentrico e casa sua è piena i gigantografie e foto sue e Martina non fa che notarle appena entra.
Non resiste nel fare qualche battuta, ma lui le chiede di non parlare troppo del suo lavoro, non ama farlo.
La ragazza nota subito che si è un po’ incupito, allora ne approfitta per baciarlo.
Per farlo si è praticamente dovuta aggrappare al collo di lui vista la sua altezza. Riccardo ne approfitta e la prende dai fianchi e con un movimento leggiadro la tira su. Lei si avvinghia, sembrano quasi trasformarsi come Apollo e Dafne di Bernini.

Sono quasi un tuttuno.
Mentre lei è praticamente in braccio a lui, Riccardo si avvicina lentamente camminando al balcone, lei è talmente presa che non si accorge di nulla.
Appena sono fuori Martina si accorge, per via della temperatura, di essere sul balcone, al 13mo piano.
Lui la mette giù, la spinge contro il muro e inizia a spogliarla.
“Fa freddo” dice lei.
Lui continua a spogliarla. Quando è nuda lei cerca di coprirsi per un misto di freddo e vergogna, lo sa che nessuno più vederla, sono molto in alto, ma nonostante tutto si copre.
Lui intanto è in ginocchio e inizia a baciarla dalle caviglie fino al collo, passando lentamente per ogni sua curva.
Martina ha vampate di caldo nonostante sia quasi gelida.
Non le dispiace questa sensazione. La confonde, non le permette di sentire tutto; ma è come se l’impedimento del riuscire a percepire le labbra di lui sul suo corpo le mettesse una piacevole malinconia in testa.
Riccardo d’un tratto apre la finestra e le fa cenno di entrare.
“Vai in bagno, fatti trovare sotto la doccia calda”.
Martina non sa nemmeno dove sia il bagno, ma entra in casa e cerca. Intanto lui è sparito.
Quando arriva in bagno apre la doccia e appena l’acqua inizia a essere tiepida si mette sotto.
Si gode per pochissimi minuti l’acqua sul suo corpo, perché poco dopo Riccardo è li. Lo intravede dal vetro ormai appannato.
Apre la porticina e si infila dentro anche lui.
“Mettiti in ginocchio Martina”.
Martina sorride, sa già cosa sta per accadere, come quando si sono visti la prima volta in casa di lei le piscia addosso.

Il caldo della pipi si mescola all’acqua e quando lui finisce la tira su e di colpa la gira per iniziare a scoparla.
Lei nonostante dia le spalle a lui vuole guardarlo. Gli piace quel capello un po’ lungo e scuro bagnato, lo rende molto animalesco.
Riccardo la prende per la sottile vita e la scopa come se fosse la prima e l’ultima volta, come se non potesse farne a meno.
“Mi sei mancata” le dice, “avrei voluto portarti con me l’altra sera, quando ci siamo incrociati, avevo una gran voglia di scoparti con forza e violenza, come adesso”.
Martina sorride.
“Dio, quel tuo sguardo, lo amo. Ti trasformi in un piccolo demone”.
Dopo poco Riccardo le fa cenno di girarsi, la prende in braccio e la scopa davanti. L’acqua scorre sul corpo minuto di lei e muscoloso di lui.
Martina viene mentre lui le spinge il cazzo completamente in fondo. Viene proprio mentre si fa male perché è del tutto dentro.
Viene con un gemito poco elegante e con una smorfia tutt’altro che da film porno patinato. E’ sgraziata in quel gesto.
Mentre viene Riccardo la prende per il collo e la soffoca con una sola mano, mentre l’acqua contribuisce nel gesto.
Lei non respira e il suo orgasmo è fortissimo.
Non ci mette molto nemmeno lui.
Martina nonostante sia ancora sotto l’acqua sente il cuore palpitare forte, fortissimo. E’ sfinita, e nota lo sfinimento anche in lui.
Entrambi si siedono a terra nella doccia. L’acqua scorre su i due corpi sfatti e stanchi. Lui è dietro di lei che con un abbraccio l’avvolge.
Qualche minuto dopo si riprendono, si alzano e finiscono la doccia… per poi andare a letto e ricominciare…