Dopo l’articolo
Mettetevi comodi…oggi vi spiego come scegliere un sex toy
e l’articolo
Rilassatevi!…oggi vi racconto come dire al vostro partner che vorreste un sex toys nella vostra relazione
necessitavo di darvi delucidazioni su un altro argomento… ovvero come potreste raccontare al vostro partner che vorreste provare a fare sadomaso.
Anche in questo caso sono in tanti a scrivermi per chiedermi consigli a riguardo.
Molti e molte mi portano la loro esperienza magari andata non come se l’aspettavano.
In questo caso sia uomini che donne se la giocano alla pari.
Come sempre chiedo innanzitutto cosa spinge voi ad avvicinarvi ad una cosa del genere e cosa vi piace, che idea avete e se avete già sperimentato qualcosa.
Insomma, cosa spinge voi ad avvicinarvi al sadomaso?
Le risposte sono spesso molto simili, inutile dire semplicemente “curiosità”.
Spesso è il fare qualcosa di nuovo, altre volte è qualcosa che per anni è stato represso, altre volte viene da un impulso più primordiale.
Non c’è un assoluto ma sicuramente c’è una tendenza che di base si divide in sottomissione e dominazione, per cui la mia seconda domanda di norma è: ma da che parte vorresti stare?
Una volta stabilito quello le cose già prendono una piega più semplice. Avere giù un’idea chiara del mood elimina il 40% del problema sul come fare a comunicare un simile impulso e voglia.
Non parlo direttamente di ruolo (Dominante o Sottomesso) perché non sono gli unici e molta gente apprezza anche entrambe le cose. Parlo di mood perché forse rispecchia meglio il desiderio, che spesso è poco definito quando mi viene posto il quesito del “come posso dire alla mia ragazza che vorrei fare sadomaso?”
Cosa piace a voi prima di tutto!
Non bisogna mettere da parte i desideri altrui, ma bisogna innanzitutto fare mente pulita su ciò che si vuole, così da comunicarlo al meglio, ma soprattutto per capire se davvero una cosa ci piace o no.
Una cosa che di frequente accade è che le persone hanno un feticcio particolare, o per lo meno credono di averlo, poi si buttano a capofitto nella cosa e scoprono che era più una fantasia e non la realizzazione di essa a eccitarli.
Chiaro, finché non si prova non si può sapere, ma domandatevi se la sensazione oltre la pratica in se vi ecciterebbe, se il gesto, il modo, lo strumento vi darebbe soddisfazione…e poi piano piano provate.
Ma dopo aver capito cosa ci piace, come si fa a comunicarlo?
Comunicare è una cosa parecchio difficile e lo si può fare in moltissimi modi, dal verbale al non verbale in primis, per cui cerchiamo di capire come l’altra persona potrebbe leggere un linguaggio piuttosto che un altro.
Di norma se si parla di erotismo una cosa che funziona molto e tentare fisicamente, chiaramente con delicatezza e per step.
Prendere a schiaffi una persona a caso non è proprio il massimo, ma credetemi, anche se si fa sadomaso da anni.
Non è il gesto in se soltanto a eccitare una persona, dietro al gesto c’è un perché e quel perché spesso è la soluzione.
Se dovessi comunicare a una persona che mi piacerebbe farle “male”, credo che proverei con un gesto meno “plateale” ad esempio. Il volto è una parte delicata, non soltanto da un punto di vista di sicurezza, ma in generale perché lo schiaffo in faccia richiama situazioni come il rimprovero ad esempio.
Per cui scegliete di partire con cose più easy e soft, che magari non hanno richiami che potrebbero in qualche modo far scatenare qualche strano trigger.
In una simile situazione partirei da una pacca sul sedere ad esempio, piano. Cercando di leggere il linguaggio del corpo dell’altra persona.
Chiaramente questo è solo un esempio legato nello specifico allo schiaffo, ma potrei farlo anche con altre pratiche.
E se fossi io a voler ricevere qualcosa?
Chiede è una via, ma non è l’unica.
A me è capitato di portare al collo la mano dell’altra persona. Mi è capitato anche di prendergli la mano e imitare il gesto della pacca sul sedere… ma il più delle volte ho cercato di indagare a parole.
Uno sguardo a volte vale però più di mille parole, anche l’atteggiamento.
Per chi ama stare sotto a volte è forse più semplice avvicinare l’altro a comandare.
Uno sguardo dal basso all’alto è già molto significativo.
E il linguaggio verbale?
E’ una grande forza e può risolvere tutto in pochissimo tempo.
Se si ha una grandissima confidenza col proprio partner è abbastanza semplice prendere il discorso anche mentre si sta mangiando una spaghettata.
“Mi piacerebbe vederti in ginocchio”
“Mi piacerebbe stare in ginocchio sotto di te”
Sono senza dubbio due frasi di grande impatto, che ci avvicinano già al mood, ma che posso anche prese nel modo che non vorremmo.
Esplorare il terreno è la cosa migliore.
Invece di essere espliciti e diretti potete anche cercare di capire attraverso piccole domande o gesti se certi desideri esistono anche dall’altro lato.
Una volta che avete imparato a scoprire voi stessi potete porro le stesse domande che vi siete fatti anche all’altra persona.
Se avete accanto una persona che vi vuole bene e vi ama non vi prenderà mai per folle davanti a domande che riguardano la sessualità, in più scoprirsi in coppia è un bel modo anche per scoprire se stessi, ma soprattutto per conoscere lati che non potevano essere svelati se non con un’altra persona.
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La foto è di Federich Fontenoy