Avendo scritto mesi fa un articolo col titolo Esiste il cunnilungus perfetto? mi sembrava doveroso e necessario parlare anche di fellatio!
Come per l’articolo precedente posso esordire con un No, non esiste la fellatio perfetta, o per lo meno esiste ma ogni persona ha la sua versione.
Non c’è una risposta assoluta perché non esiste un metodo universale, che vada bene a chiunque.
Meno spesso che per il cunnilungus, ma comunque di frequente mi vengono poste domande su come fare bene un pompino.
Secondo voi cosa posso rispondere?
Per la mia esperienza, posso dire cosa piace a quelli che sono stati e che sono i miei partner perché sono stata presente durante le loro reazioni.
La chiave infatti sta nel leggere e nel saper poi interpretare le reazioni di chi c’è dall’altro lato.
Siamo tutti diversi e di conseguenza anche i peni sono diversissimi, non solo anatomicamente, ma anche per via delle sensazioni differenti che proviamo. Non a tutti piace tutto, anzi.
Per cui ogni fellatio sarà diversa e dipenderà anche da giorno a giorno per una questione di sensibilità.
C’è chi è più sensibile sul glande, chi sullo scroto, c’è chi ha dei fastidi particolari in alcuni punti, c’è chi ama una certa stimolazione e ne odia un’altra…
Come faccio a capire cosa mi piace?
Esplorati… fallo prima di tutto da solo. E ricordati che non esiste solo il pene, nemmeno solo l’asta… hai dei testicoli più o meno sensibili, il perineo, non dimenticare il perineo!
La prostata è una zona interessantissima e per altro giocarci un po’ vi farà anche bene… smanettateci un po’.
Esplorare se stessi con la masturbazione vi farà anche dedurre cose potrebbe arricchire o perfezionare la vostra fellatio perfetta. Stessa cosa vale per chi è attivo. Esplorare l’altro con i suoi tempi è fondamentale e saper ascoltare le reazioni ma anche i consigli vi porterà verso strade sicure e piaceri più definiti.
Ognuno di noi ha una posizione preferita per la masturbazione, a volte dipende anche dall’oggetto che usa, sì perché anche gli uomini posso esplorarsi con oggetti…che sia un sex toy o la propria mano o quella di un’altra persona.
Conoscere se stessi fisicamente è il primo passo per sentire cosa tocca il proprio piacere. Farlo soli è un ottimo modo per poi comunicarlo a chi ha voglia di intraprendere questo bellissimo viaggio con noi.

Come faccio a dire al/la mio compagno/a cosa mi piace e come farlo?
Scoprire cosa ci piace è già un grande passo. Comunicarlo sembra difficile, ma una volta averlo scoperto l’80% del lavoro è andato.
Siate sinceri e diretti, se qualcosa non vi sta piacendo ditelo, se qualcosa vi fa male comunicatelo. Siate anche pazienti.
Più lento, più veloce, più profondo, meno profondo ecc…
Non esiste un momento perfetto o la situazione perfetta per dire come ci piace. Come dico spesso vi posso consigliare di approfittare dei momenti intimi per chiedere all’altra persona di prendersi del tempo per esplorarvi e siate onesti nel dirgli che avete voglia di indirizzarli verso il vostro modo.
Non abbiate timore di chiedere qualcosa che può darvi piacere. Spesso chi c’è dall’altro lato non aspetta altro!
E’ un po come il discorso del “Come faccio a dire al mio partner che vorrei un sex toy nella nostra relazione?”
Ma tutto questo cosa c’entra con la fellatio?
C’entra c’entra!
Se conoscete voi stessi sapete come far muovere la lingua, le labbra, la gola del/la vostro/a partner, sapete se avete bisogno di qualche stimolazione extra oltre la semplice lingua… saprete quale potrebbe essere la posizione che il vostro corpo deve assumere affinché vi venga stimolato il punto che a voi da più piacere.
Dopo esservi conosciuti davvero, potete solo aggiungere, insieme a un’altra persona, il pizzico di sale e pepe che vi serve. Potrete guidare la lingua attraverso i punti giusti, nel modo giusto, col il ritmo giusto (per voi!).
Ma vi svelo un segreto…
Spesso conoscere anche chi è attivo ha un ruolo fondamentale.
Ogni lingua è diversa per diverse caratteristiche… più “muscolosa” e quindi a livello percettivo ci sembra più vigorosa e rigida, oppure più morbida. Ne esistono più o meno lisce… sembra banale, ma non tutte le lingue possono muoversi alla stessa maniera e questo dipende dalla genetica, per cui nessuna colpa al proprietario o alla proprietaria della lingua… Semplicemente con quella persona dovrete trovare una nuova strada!
Anche la gola non è uguale per tutti e non viene utilizzata da tutti allo stesso modo, infatti spesso bisogna trovare l’incastro adatto per la persona che c’è dall’altro lato che magari è in grado di fare un deepthroat bellissimo ma non in tutte le posizioni. A volte la 69 è perfetta con una persona ma non con un’altra, come anche l’essere in piedi o sdraiati… bisogna anche un po’ giocare a tetris.
Inclinazione e grandezza del pene incidono tantissimo.
Bisogna comunque scoprirsi in due.
Il tempo è fondamentale, trovata la chiave tutto è più semplice.
Esiste il libretto delle istruzioni?
Ecco, appunto… non esiste.
Siamo tutti un diverso “oggetto” (passatemi il termine), per cui non possiamo standardizzare il modo in cui le persone possono scoprirci… possiamo però essere una sorta di cartina geografica con tanto di navigatore che indirizza l’altro o l’altra verso il nostro piacere.
In questo non c’è egoismo, ma conoscenza, amore per se stessi, passione.
Tutto questo però è possibile farlo solo dopo essersi presi tempo per se stessi, per essersi esplorati fisicamente e anche psicologicamente.
Per cui sì, in realtà esiste la fellatio perfetta… basta conoscersi e conoscere l’altro/a.
[…] stessa vi ho preso spesso in giro con articoli con titoli come:Esiste la fellatio perfetta?Esiste il perfetto cunnilingus?Coordinate GPS per il punto G-iustoOvviamente erano tutti ironici […]