Ad aspettare Martina sull’uscio c’è Lui. Si erano sentiti poco prima che lei partisse da casa di Daniele. Appena entrata si baciano.
In casa è tutto buio e Lui le indica col dito di fare silenzio, sottovoce le dice “Sta dormendo”.
In casa c’è Alessia, un’amica di Lui. Hanno passato la serata insieme… nella stessa maniera in cui Martina l’ha passata con Daniele.
Ora l’ospite è nella camera degli ospiti.
Lui abbraccia Martina calorosamente “andiamo a letto?” le dice.
Lei annuisce.
I due attraversano il corridoio, la camera prima della loro è quella degli ospiti. Appena entrano in camera Martina si spoglia e completamente nuda si infila sotto le lenzuola.
“Ci metti sempre così tanto” dice Lui.
“Lo sai che gli uomini ormai hanno più bisogno di attenzioni delle donne, vogliono più tempo, sono meno sbrigativi” risponde lei.
Su questa cosa Martina ultimamente riflette spesso. Da quando è tornata single ha frequentato diversi uomini e tutti le volevano dedicare moltissimo tempo. Aspettavano di godere dopo di lei, accertandosi che lei avesse ottenuto il suo orgasmo. Si prendevano tutto il tempo per guardarla divorandola con lo sguardo, assaporavano lo sguardo che lei mostrava loro, le dedicavano tempo per sedurla ed essere sedotti.
I racconti di Lui con le altre erano invece più sbrigativi, le serate scorrevano più in fretta che per Martina. Forse perché lui non riesce a dedicarci del tempo o perché le ragazze vogliono magari tutto e subito, ma non sa darsi risposta.
In effetti tutte si innamorano di lui e forse lui vuole restare distaccato… eppure a loro piace essere “usate”. Anche a Martina in effetti, ma ormai si è messa in testa che il suo scopo è quello di regalare ad alcuni uomini il piacere di farsi davvero una bella scopata senza pensieri, godendosi il suo corpo, il loro stesso corpo e magari portandoli a conoscere cose che ancora non hanno avuto modo di apprezzare.
Quando Martina è sotto le lenzuola Lui si avvicina. Come un cane le annusa il collo, le orecchie e sorride. Piano piano scende delicato verso la vagina di lei e annusa ancora.
Affonda la faccia dentro le grandi labbra di lei e assapora quell’umido che non è frutto suo.
“Se ancora bagnata Martina” dice.
“Si, lo sono, lo sento” risponde.
“Ti sei divertita eh?”.
“Particolarmente questa volta”.
Anche in questo caso Martina riflette..
Riccardo, Luca, Jacopo…frutti raccolti dall’albero di Tinder; e che bei frutti. Poi Marco e Stefano frutti raccolti da Lui senza che lei sapesse nulla.
Ognuno di loro le ha fatto scoprire un piccolo mondo e lei ha fatto scoprire loro cose nuove.
Daniele era l’unico conosciuto alla vecchia maniera, con un’occhiata, un sorriso e due chiacchiere dal vivo. Era forse il più genuino.
Mentre Lui affonda completamente il viso dentro di lei Martina sussulta. Qualche secondo dopo lui va verso il culo di lei e assaggia. “Vedo che ti sei concessa tutta”.
Lei sorride.
Un attimo dopo lui si sfila la maglia e la luce che entra dalla finestra lo illumina, illumina suo corpo piuttosto definito. Le braccia, gli addominali, la luce lo colpisce e lo definisce. Mentre lei è distesa e lui seduto sul letto la prende per le gambe e la fa scivolare vicino al suo pene e in un colpo solo entra.
Lei sussulta ancora, le fa un po’ male ma è talmente bagnata che non sente molto.
Iniziano a scopare e il cazzo di lui è duro più del solito.
E’ la prima volta che lei rientra a casa dopo essere stata con un altro e lui è li ad aspettarla dopo essere stato anche lui con un’amica.
Era già accaduto con Riccardo, quando si erano visti la seconda volta, ma lui non l’aveva scopata subito appena rientrata a casa… in quel caso avevano prima giocato e lui l’aveva punita facendola eccitare ancora di più. Cosa che faceva cambiare il suo odore.
Questa volta l’odore è più forte, è passato poco tempo da quando un altro uomo le ha messo le mani, gli occhi e il suo stesso corpo addosso. Lui lo sente e questo le eccita particolarmente.
“Adesso sei nuovamente mia” dice.
“Sono sempre tua” risponde lei.
Il pene di lui la colpisce con forza, inarca la schiena mentre inizia a graffiarlo, lui le mette una mano in gola e inizia a soffocarla. Martina lo fissa e sorride, con uno sguardo quasi demoniaco che lui ama moltissimo.
“Lo senti come sei bagnata Martina?” dice lui.
“Troppo” risponde lei mentre gode con degli spasmi ma non viene ancora.
“Sei mia Martina, mi appartieni”.

I due scopano, Martina è esausta più di lui… tra i due sembra quella che ha avuto la peggio sulla stanchezza e sull’attività fisica… è sfatta e a lui questo piace, le piace vederla completamente distrutta nel trucco ed esausta nel corpo…
Lei viene e poco dopo anche lui addosso a lei.
Con la forza ridotta al minimo Martina si mette sul fianco. I due crollano in un sonno profondissimo.
Martina il giorno dopo è la prima a svegliarsi. Prepara la colazione per tre.
Lui arriva in cucina poco dopo e dopo un po’ arriva anche Alessia.
“Ciao Martina, come stai?” dice.
“Bene, tu?” risponde.
“Anche io bene grazie”.
Fanno colazione e poco dopo Alessia va via.
Martina e Lui si mettono sul divano in sala e si coccolano un po’.
“Lo rivedrai?” dice Lui.
“Molto probabilmente si”.
Mesi fa Martina avrebbe odiato l’idea di vedere due volte lo stesso uomo, invece come per Riccardo anche Daniele poteva diventare un amante fisso. Del resto anche Lui aveva le sue amanti, nonostante amasse carne fresca ogni giorno.
Qualche giorno dopo Martina riapre Tinder, scorre un po’ ma non trova nulla di interessante. Mentre cucina, verso le 12 le scrive Thomas, uno dei pochi tipi interessanti che aveva trovato qualche settimana prima sull’app.
Mentre chiacchierano del più e del meno finalmente lui giunge al dunque. Martina odia farlo e cerca anche di evitarlo, anche perché il più delle volte che proponeva lei in maniera diretta di prendere un aperitivo i tipi sparivano.
Questa volta Thomas si fa avanti.
E’ un bel ragazzo. Capelli lunghi lisci castani legati in una coda. Dalle foto sembra avere anche un bel fisico.
Si danno appuntamento per la sera.
All’appuntamento sono entrambi puntuali. I due da lontano si riconosco e si sorridono. Entrano nel primo bar che incrociano e iniziano a bere e chiacchierare del più e del meno.
Da come parla lui sembra non avere intensione di concludere nulla quella sera. Martina non capisce infatti se ha già degli impegni o meno, è abbastanza fugace il ragazzo motivo per cui ad un certo punto lei dice “Tra poco raggiungo degli amici ad una serata, ti vuoi unire?”.
Thomas annuisce.
I due dopo aver pagato escono e prendono una stradina che li conduce verso un bus, mentre camminano lui ad un certo punto la spinge verso un muro e inizia a baciarla.
Tra se e se Martina pensa che è piuttosto strano come tipo e a quel punto gli chiede diretta “Andiamo da te?”. Lui sorride e quasi come se fosse un problema risponde “Va bene, fammi fare un paio di telefonate”.
Mentre insieme sono sul bus lui chiama degli amici per dire che tarderà, intanto lei avvisa tramite messaggio Lui che non lo raggiungerà.
“Divertiti” risponde lui.
Thomas sta fuori dal centro e ci mettono un po’ ad arrivare. Quando entrano in casa lui mette subito della musica e chiacchierano ancora un po’.
Mentre la musica va lui le si avvicina e inizia a baciarla.
Martina resiste poco e si avvicina subito al collo di lui iniziando a leccare. Come suo solito va vicino all’orecchio e osserva attenta la reazione di lui.
Le piace scoprire con un gesto così semplice che tipo di uomo ha davanti. E’ come se fosse un check per il quale in base alla reazione lei si adatta.
A Thomas sembra piacere e nota subito che la pelle di lui di irrigidisce.
Lui è seduto sul divano e lei è sulle sue gambe. Si alza mantenendo la schiena rivolta verso di lui e intanto si sfila i vestiti.
“Aspetta” le dice lui “voglio guardarti”.
Sembra quasi venerarla e a lei la cosa snerva un po’… le piace essere guardata, sedurre, essere oggetto di desiderio, ma questa volta è strano.
Martina continua a spogliarsi lentamente e quando resta in intimo si gira verso Thomas. Si avvicina ancora vero il collo di lui e inizia a baciarlo mentre con le mani slaccia la cintura e sbottona i pantaloni. Si mette poi a cavalcioni e sente una leggera protuberanza.
Inizia a muoversi lenta, poi veloce e poi lenta e si bagna finché decide di prenderlo in mano… ancora non è bene eretto. Questa cosa le piace, soprattutto prenderlo in bocca quando ancora è molle per farlo tornare attivo.
Inizia infatti a leccare piano piano e lui reagisce, ad un tratto lui si alza in piedi e lei e in ginocchio sotto di lui che lo guarda.
“Che sguardo Martina”.
“Di nuovo” pensa… come tutte le volte.
Continua e lo riprende in bocca, il pene di lui si gonfia. Thomas la tira su e la porta in camera.
Si sdraiano entrambi sul letto ma qualcosa non va…. Thomas ha perso la sua erezione. Martina si rimette all’opera con la bocca, gode di questa cosa e spera solo che lui non si senta troppo in soggezione. Mentre ce l’ha in bocca il pene si lui si rigonfia. Lui ne approfitta e la penetra, ma non dura molto che si smoscia.
La ragazza fa di tutto per non far pesare nulla a lui, che intanto in ogni modo cerca di fare avere un orgasmo a lei con la lingua, ma Martina non ha più voglia.
“Peccato, è così figo!” pensa. E’ sempre motivo di vanto con se stessa quando riesce a portarsi a casa uno così, un po’ come Riccardo che fa il modello.
Per fortuna Martina è una buona conversatrice e la serata trascorre comunque tranquilla tra chiacchiere.
Quando rientra sono le 3 di notte. Lui dorme e lei silenziosa si infila a letto.
Il giorno dopo a colazione lei racconta tutto a Lui che la rassicura e aggiunge che capita e i motivi sono i più disparati… lavoro, stress, attività fisica… “Peccato però, sembrava piacerti molto” aggiunge lui.
“Eh si” conferma lei.
Un paio di sere dopo Thomas si fa risentire e si ridanno appuntamento. Fanno insieme un altro aperitivo e questa volta Martina con fare piuttosto provocante lo porta nel bagno del locale… il tutto facendosi seguire silenziosa. Lui intuisce e si lascia persuadere.
Quando sono nel bagno delle donne lei si accovaccia e glielo tira fuori, lo pende in bocca e succhia subito. Gli lecca un po’ le palle, l’asta e poi ancora fino in gola. Sempre dal basso lo osserva e gode di tutta la tua virilità.
Finalmente lui la tira su, la gira e la penetra.
E’ grosso, sembra un altra persona rispetto alla volta prima. Spinge forte e la prende per i fianchi e per capelli.
Sudano in quel bagno stretto e piccolo, ma ormai sono li e Martina vuole assaggiare a tutti i costi il sapore di lui.
La situazione la eccita parecchio quasi al pari del balcone…anche se in questo caso pensa che il bagno delle donne sia il posto peggiore, qualche signora potrebbe non prenderla troppo bene.
Sono piuttosto silenziosi infatti, nonostante lei voglia gemere ad alto volume, ma non può e lui contribuisce tappandole la bocca.
Lo spinge indietro facendolo sbattere contro la porta. Si inginocchia e lo riprende in bocca.
“Vieni” gli dice.
Mentre glielo succhia gli tocca le palle e gli fa una sega. Cerca di prenderlo in gola nonostante la fatica della lunghezza e della grossezza. Ha qualche conato che trattiene.
Finalmente lui viene e lei può assaggiare il suo sapore.

Si rivestono, più che altro si ricompongono. Martina sorride mentre lo scavalca per avvicinarsi alla porta, la apre lentamente e vede se fuori c’è qualcuno. Nel locale c’è confusione infatti non capisce bene se stia arrivando qualcuno o meno, ma si azzarda ed escono.
Non li becca nessuno e quando sono fuori dal bagno, nel corridoio del locale, alla penombra lui la bacia e le sussurra “ne voglio ancora”.
“Ormai dovrai aspettare la prossima volta, devo scappare”.
Aveva dato una rapida occhiata al telefono e aveva 4 chiamate perse, un paio da Lui e due da altre amiche, probabilmente l’aspettavano per cena.
Si salutano con la promessa di rivedersi nei giorni a seguire.
Martina uscita dal locale chiama Claudia perchè era l’ultima chiamata ricevuta. Quando risponde le chiede subito “Dove siete?”.
“Ti aspettiamo da Marcona”.
20 minuti e li raggiunge.
Lui è li e appena arriva la abbraccia prendendola dal fianco, un gesto che la fa sentire piccolissima. Si baciano e Lui le sussurra in un orecchio “Hai un nuovo odore… questa volta com’è andata?”.
Lei sorride complice e dice “meglio”.
“Ha meritato ancora un’altra chance allora?” aggiunge lui.
“Si” afferma lei.
La serata tra amici prosegue e tra un vino e l’altro Martina legge l’anteprima di un messagio di Thomas che dice “Quando ci possiamo rivedere?”.
Non risponde, non ha voglia in quel momento.
Quando arrivano a casa Martina e Lui sono un po’ brilli e vanno a dormire.
La mattina seguente Martina fa le valigie…dovono ripartire per qualche giorno, Lui ha una sorpresa per lei.
Tra un vestitino e l’altro buttato a caso in valigia risponde a Thomas dicendo che il giorno dopo alla sera sarebbe partita, “Ci vediamo appena rientro prossima settimana se ci sei”.
Subito lui risponde “Sono libero anche oggi dopo pranzo sei hai voglia, poi parto anche io”.
In effetti Martina un po’ di voglia ce l’ha… va da Lui e dice subito “mi ha scritto per vederci oggi dopo pranzo, che dici, vado?”.
Lui sorride e risponde “Si Martina, vai”.
La ragazza risponde che si libera dopo le 15.
“Vada per le 15” risponde Thomas.
Mentre continua a sistemare la valigia anche Daniele si fa vivo dicendole che ha voglia di rivederla… gli manda qualche foto della sua vacanza e lei sorride.
Alle 14.45 Martina esce e raggiunge Thomas.
Entrata in casa del ragazzo e in pochi secondi è già nuda. Sembra che lui abbia un’incredibile voglia di lei. Fa caldo e mentre è nuda in cucina lui la mette a terra, allunga il braccio verso il frigorifero, apre e prende una bottiglia d’acqua dalla quale beve e proprio mentre beve si sbrodola addosso, facendo cadere l’acqua su Martina. E’ fresca, la sensazione le piace. Mentre lui continua a bere e fare cadere l’acqua sul suo petto e poi su di lei, lei glielo prende in bocca.
Anche questa volta gioca brutti scherzi… forse il caldo o forse è proprio Martina a metterlo in soggezione, ma tutta la scena della prima volta si ripete, tanto che la ragazza scherzando dice “Niente, mi sa che ti eccito solo nei luoghi pubblici”.
Anche Thomas ride all’affermazione di Martina.
I due ne approfittano per conoscersi meglio… Thomas chiede un po’ a Martina cosa la porta su Tinder e lei le racconta un po’ la sua storia e della figura di Lui, perché anche Lui è parte della storia.
E’ un amante diverso dagli altri ma non è spesso presente. Ama anche lui come lei frequentare diversa altra gente al di fuori del loro rapporto.
Thomas mentre parlano pende dalle labbra di Martina, affascinato da lei e da Lui. “Non potrei mai avere una relazione come la vostra” dice.
“Non è facile, ma è eccitante ed entrambi riusciamo a trarre qualcosa dagli altri che ci permettono di unirci ancora di più.
Il ragazzo in effetti afferma che comprende i due punti di vista e che anche a lui piacerebbe poter avere sempre qualcosa di nuovo tra le mani, ma non accetterebbe di contro che la sua lei facesse lo stesso.
“E’ li il punto Thomas, non è da tutti. Per come la vivo io bisogna giocare ad armi pari” afferma Martina.
Lui sorride e le sfiora il viso… “Ferma, voglio fotografarti così”.
Lei resta immobile e lui le scatta una foto mentre è nuda nel suo letto… è eccitato dalla scena, ma nonostante tutto la cosa non prosegue come entrambi vorrebbero.
Martina a malincuore lo saluta e lui quasi a volere la certezza di una volta successiva dice “a presto”.
Lei sorride, ma non dice nulla e va via.
Mentre è sul tram e torna a casa tra i vari messaggi ci sono quello di Daniele e Luca… a entrambi risponde col sorriso, sa che per un po’ non si vedranno perché ormai le vacanze sono iniziate per tutti e anche lei sta partendo.
L’ora della partenza è arrivata. Lui chiama Martina e con voce secca, come se le stesse dando un ordine dice “scendi, ti sto aspettando all’angolo”.
Prende le due piccole valige, prende l’ascensore e in meno di 3 minuti è da lui che è passato a prenderla con una macchina sportiva.
Martina la odia, è parecchio scomoda… ma la ama anche perché ha il suo fascino. Qualche volta lui gliela lascia guidare, anche se è il suo piccolo giocattolino.
Mettono le valigie nel piccolo bagagliaio e partono. Lei non sa dove sono diretti.
Durante il viaggio, quando la strada è sgombra lui la prende per i capelli e si fa fare un pompino. Martina ha un po’ di vergogna perché essendo su una macchina parecchio bassa è facile che oltre ai camionisti possano vederla anche le poche auto sulla strada. Ma la vergogna passa piuttosto in fretta mentre assapora il pene gonfio di lui.
Quando sta per venire la spinge completamente contro e sussurra “ingoia tutto e pulisci bene”.
Qualche minuto dopo Martina si tira su e sorride soddisfatta. Si ricompone e meno di un’ora dopo sono a destinazione.
Arrivano davanti a un cancello che non permette di vedere nulla all’interno. Lui scende e suona il campanello, il cancello si apre.
Davanti a loro un piccolo fienile, parcheggiano e scendono.
Li raggiunge Davide, il proprietario del posto, li saluta e gli lascia le chiavi.
I due entrano nel fienile che è stato ristrutturato da poco. L’appartamento è molto carino, piccolo e su due piani.
Sul soppalco c’è il letto. Il tetto è di travi a vista e l’odore del legno entrando è fortissimo. L’arredamento è tutto moderno.
Fuori è silenzioso e bellissimo, sono completamente immersi nella natura.
“Qui non ci sente nessuno Martina” dice Lui.
Lei sorride e lo abbraccia…
Sono le 20.30 quando Martina dopo essersi fatta una doccia veloce dice “ho fame”.
“Ho prenotato in un posto qui vicino, andiamo a piedi” dice lui.
M “Ma farà buio tra pochissimo”.
L “useremo le torce per rientrare a casa”.
Per andare a cena percorrono una stradina di campagna e quando arrivano al ristorante lui ordina anche per lei. Cenano parlando di tango, salsa e mambo. Martina vuole spronarlo a ballare perché lei ama moltissimo la cosa, ma lui è rigidissimo, non solo come ballerino ma anche caratterialmente.
Dopo cena ripercorrono la stradina al buio e rientrano nel fienile, stanno un po’ sul grande terrazzo dondolandosi su un amaca. A illuminarli c’è solo la luna e in lontananza si sente solo il campanaccio delle mucche.
Lui si appisola, mentre lei si gode il fresco e il silenzio di quel posto. La loro prima notte passa così, senza pretese e nella culla del relax.
Al mattino nessuna sveglia suona, alle 9.30 è lei che si attiva baciata dalla luce del sole che entra dal lucernario. E’ nuda, le piace dormire così, non ama la sensazione dell’elastico dell’intimo addosso e non ama nemmeno i pigiami perché l’avvolgono troppo.
Presa dal momento allunga la mano verso il pene di Lui che è piccolissimo e morbidissimo. Appena lo sfiora ci mette molto poco a crescere. Lui ha ancora gli occhi chiusi ma sembra che suo pene sia ormai pronto per la colazione. Lo prende in bocca che ancora non è durissimo e dopo molto poco è veramente duro e gonfio. Continua a succhiare e finalmente si sveglia anche Lui.
A quel punto lui la sdraia sul letto e la penetra. La scopa alternando il ritmo, prima lento e poi veloce, poi ancora lento e poi veloce.
“Parlami” le dice.
Martina prova sempre imbarazzo quando lui le chiede di parlare mentre scopano, non ama parlare, preferisce godersi tutte le sensazioni che il corpo le regala, ma si sforza per lui.
“Dovresti scoparmi come se volessi solo usarmi” gli dice.
Lui continua a spingere.
“Godi di me come fanno loro, come Luca, Marco, Riccardo” dice ancora.
La sbatte forte finché lei lo sblocca e si mette a 90.
“Lo vuoi in culo eh?”.
Martina sorride e in un solo colpo lui entra.
La scena si interrompe quando lei gode quasi con le lacrime agli occhi e sottolineando a lui che ama e odia resistere così poco al suo cazzo nel culo.
Mentre lo dice anche Lui gode e sfinito si distende sul letto.
Nel tardo pomeriggio, mentre lei legge un libro sul terrazzo lui trama qualcosa. Martina è assorta nella sua lettura. Poco dopo lui la raggiunge all’esterno, le tende la mano e la porta in casa.
Le luci sono soffuse e sul divano ci sono poggiate delle corde. Lui le mette la mano dietro il collo e facendo forza la fa inginocchiare e inizia a legarla.
La lega a una scala.
E’ stretta lei, non riesce a muoversi e respira poco. E’ bagnata. Lui la sta sfinendo, corda dopo corda. E’ esausta.
Quando inizia a slegarla le infila una mano tra le cosce.
“Che puttana” le sussurra e chinandosi le infila la lingua iniziando a leccarle la figa.
Dopo averla inumidita ancora di più continua a slegarla finché lei non è a terra, sfatta nei vestiti e nel trucco. E’ ancora legata quando lui le sposta le mutandine e la scopa slacciandosi i pantaloni e basta, rimanendo del tutto vestito.
Le sposta il vestitino dalle spalle e abbassa le spalline del reggiseno, per poi scoprirle completamente il seno.
Le stringe una mano attorno alla gola e Martina non ci mette molto a venire. Quando anche lui sta per per avere un orgasmo si alza in piedi e schizza tutto addosso… sui vestiti, in viso, sul seno.
Mentre lei ansima lui è seduto sul divano che la osserva.
Martina ora è immobile che lo fissa con gli occhi di una ragazza che vede per la prima volta l’uomo della sua vita.
La slega del tutto e lei con calma si ricompone.
“Sono le otto Martina, sistemati che andiamo a cena”.
Martina annuisce.
“Cosa vuoi che mi metta?” dice lei.
“Vestitino e sotto nulla”.
Questa volta prendono la macchina per andare a cena. Mentre sono in auto lui osserva un po’ i boschi in giro, lei non nota nulla.
Cenano e sulla strada del ritorno lui si ferma vicino ad un bosco. Lascia la macchina in un piccolo piazzale.
“Seguimi”.
Di addentrano nel bosco.
Come la sera prima la luna li illumina quasi come se fosse giorno. La luce è tagliente tra i rami degli alberi.
Mentre camminano lui le prende i polsi e li lega con una corda che aveva ben nascosto nelle tasche dei pantaloni, tende la corda su di un ramo e dice “Adesso dovrò punirti Martina”.
Lei è quasi spaventata perché quella luce non le permette bene di vedere il volto di lui, la sua espressione, non riesce a comprendere se c’è della cattiveria sul serio o amore nei suoi occhi.
Lei abbassa il volto per un secondo per poi alzare lo sguardo, ha un ghigno e lo fissa negli occhi.
Sembra quasi una sfida tra i due adesso.

I polsi di Martina sono legati in alto, il vestitino che indossa è semplice da sistemare affinché la sua schiena e il suo culo siano ben visibili e pronti per lui. Quando il vestito la espone Lui prende la cintura dei pantaloni e dice “Adesso conta! Se devi urlare urla, se devi piangere piangi, se devi godere godi” e inizia a cinghiarla.
Uno.
Due.
Tre.
Quatto…
Martina conta ad alta voce.
Le prime sono lente, mentre superate le 30 inizia ad andarci pensate.
“Ti piace istigarmi mettendomi a confronto con loro eh” dice lui con tono serio. Martina ha il capo rivolto verso il basso quando sente queste parole alza la testa.
Sorride.
Quando sorride così è perché lui ha capito l’intendo di lei e se ne compiace.
100!
Martina è esausta, le fanno male le braccia, la schiena, il culo, l’interno coscia… tutti i posti che lui ha colpito.
“Non voglio ancora fermarmi”.
101
102
103
155
… è stanca.
200.
Si ferma, la slega e come un cane le lecca le ferite e poi la riveste. Con calma tornano all’auto.
Per tutto il viaggio lei gli tiene la mano, lo bacia sul collo.
“E’ questo ciò che devo fare per averti cosi Martina?” dice Lui.
“Forse” risponde lei.
Arrivano a casa e si addormentano.
Al mattino è lui a svegliarsi per primo e senza darle il tempo di realizzare la trascina giù dal letto e la porta in bagno.