Oggi Plug The Fun ospita un personaggio frizzante e carico di energia: Ella Bottom Rouge uno dei volti italiani di Burlesque e attivista LGBT+, nonché la mia Maestra di Burlesque!
Se volete conoscerla meglio ecco tutti i link utili:
www.ellabottomrouge.com
Profilo IG
Pagina FB
Profilo IG del didietro di Ella: Giotto
Chi è Ella Bottom Rouge?
Ella nasce in embrione quasi sei anni fa e in potenza due anni dopo, attraversando in poco tempo palchi e festival europei e italiani. Sono una performer di burlesque, producer e presentatrice di diversi show sull’arte del cabaret e dell’intrattenimento da palcoscenico.
Da dove nasce il nome?
All’inizio avevo un’impronta fetish molto marcata, che è rimasta costante negli anni “glamourizzandosi”. Il mio nome è un’ode allo spanking, alle chiappette che diventano rosse!

Da dove nasce la tua passione per il burlesque?
Annissimi fa, in giro per Londra vidi il mio primo spettacolo di burlesque. Due performer in particolare colpirono la mia attenzione: stavano facendo una gara di tassel twirling! Erano curvy, super a loro agio e potentissime nel loro essere sensuale e ironiche. Ricordo sempre con piacere questo aneddoto ed è ironico che dopo anni il tassel twirling sia diventato un mio marchio di fabbrica.
Tornata in italia cercai scuole, corsi e tutto quello che poteva interessarmi. A Milano le grandi star del burlesque si esibivano in delle serate stupende e molto di nicchia: Angie Pontani, Lou Lou D’Vil, location da urlo, accompagnate dalla live band e un host ( presentatore, ndr) che ad oggi è uno dei miei colleghi più cari: Attilio Reinhardt! Pensa che qualche anno dopo fu proprio Attilio, che vedendomi al mio secondo spettacolo mi esortò a continuare 🙂
Cosa consiglieresti a chi vuole iniziare a lanciarsi nella sfida del burlesque?
Studiare tanto, e metterci passione. Troppo spesso il burlesque è camuffato sotto l’arte della rivincita, dell’accettazione e del gridare al mondo io esisto! Ed è verissimo che le classi sono aperte a tutti e che tutti dovrebbero provare qualcosa che da così dentro li spinga un po’ fuori dalla comfort zone, ma diventare professioniste/sti è tanto lavoro, disciplina e umiltà, proprio come in tutti i lavori.

Fai molta divulgazione riguardo la sessualità… raccontaci un po’ questa cosa.
Sono schierata nell’attivismo LGBT+ con la mia arte da quasi quattro anni ormai. Ad oggi sono l’unica burlesque performer italiana apertamente queer. L’ arte è di tutti, quindi anche l’arte dello striptease, al maschile, al femminile, e senza genere.
Da un anno sei una delle protagoniste principali di Drama, raccontaci un po’ il progetto.
Conosco e lavoro con Protopapa, Madre Superiora di Drama, da diversi anni ormai, il nostro è un sodalizio artistico molto solido. Quando mi ha proposto di entrare a far parte di questo Queer Cabaret, come piace definirci, non ci ho pensato un’istante di più e sono saltata a bordo! A Drama puoi trovare cantanti live, ballerini, attori, fatine, drag e burlesque performer, è un’isola felice dove tutto può succedere sotto il segno dell’ inclusività e un pizzico di attivismo politico.
Progetti futuri…?
Sicuramente tornare a lavorare il prima possibile, quarantena permettendo! Mi manca il mio show, WET, le mie allieve, il mio gruppo, il pubblico, TUTTO! Questo 2020 lo passerò in Italia, a supportare i progetti locali. Nel invece 2021 riprenderò a viaggiare.
Attendo anche di rimettere mano a dei progetti artistici che vanno oltre il burlesque, ho in cantiere un paio di vernissage di alcune mostre che mescolano la performance art con il teatro danza, altro mio grande amore.
[…] poi ci sono le nostre presentatrici: Ella Bottom Rouge, Valentina Iaia e Daphne Bohemién e la stage kitten più amata della storia Pina […]