Quello che state per leggere è un articolo che scrivo di seguito a recenti accadimenti sul mio profilo instagram.
Non ho mai parlato molto di genere, di orientamento sessuale, di politica… in generale ho sempre preferito che Plug the fun restasse un blog sereno, leggero, divulgativo e molto aperto, ma appunto a volte non posso star zitta nemmeno io.

Cercherò di restare neutra quanto più possibile e mi scuso in anticipo se magari non sarà troppo chiara in certi punti, sappiate che potete scrivermi in qualsiasi momento per chiarimenti o critiche che sono sempre le benvenute.
Quanto segue è una mia riflessione dettata appunto da un recente sondaggio.
La premessa è quella scritta in questa prima immagine dove parlo del sesso che spesso viene distrutto dalle aspettative. Capita a tutti di farsi un trip riguardo un tizio o una tizia; magari ci si scrive un po’, ci si immagina in situazioni di un certo tipo, con odori di un certo tipo… poi però la cruda realtà ci sbatte in faccia una serie di situazioni che smontano tutto quello che ci eravamo creati in testa. E magari quello che poteva essere un bellissimo incontro, con magari una buona scopata, finisce per diventare l’incubo di una o anche due persone (3, 4 ecc se si parla di aspettative di gruppo).
Insomma l’aspettativa non aiuta!
Poi ci sono situazioni che vanno male non solo quando vedi una persona per la prima volta, a volte restiamo delusi anche se con una persona abbiamo creato un’intimità perfetta e complice da tempo.
E’ un po’ come sbagliare la cottura di una torta che sappiamo fare benissimo… a volte può succedere. La fretta, l’ingrediente non perfetto, la temperatura, un nostro stato psicologico ecc.
Nel caso di una situazione di una prima volta con un estraneo o estranea vale la stessa regola… è un po’ come fare per la prima volta una torta, magari affascinanti da una bella foto della torta fatta e finita da una pasticcera.
Possiamo anche impegnarci quanto vogliamo, ma la percentuale di errore è alta.
Insomma l’aspettativa genera mostri.
La domanda era semplice:
Delusioni da camera da letto, raccontaci la tua.
dal box

Le delusioni erano le più disparate:
– ragazzi lasciati a metà dalla tipa…
– coppie che provano a fare sesso in auto ma non riescono a star comodi.
– ragazzi che vanno a letto con le ex che si pentono.
– ragazze deluse dal tipo che si vanta di essere un super macho e poi è esattamente l’opposto.
– coppie in cui uno dei due crolla a letto in un sonno profondissimo appena si sfiorano.
– schiaffi mosci.
– scarsa lubrificazione.
– erezione mancata.
– peni piccoli.
– difficoltà a venire.
– coppie che non hanno mai trovato complicità a letto.
– mangiatrici di uomini che poi graffiano il pene.
– routine che affievoliscono i rapporti di coppia.
– frasi sbagliate che smosciano e/o asciugano….
Una lunga sfilza di delusioni… quelle che risuonavano di più e che in percentuale venivano scritte più volte erano relative alle dimensioni del pene, alla durata del rapporto da parte di lui e sull’erezione mancata.
Mi sono sentita in dovere di difendere un po’ la categoria, non perché credo che non sappiano difendersi da soli, ma perché io stessa ho avuto esperienze a riguardo e non penso si possa fare di tutta l’erba un fascio.
Il pene piccolo
Il pene piccolo può essere un malus per molta gente, sia per chi lo riceve sia per chi lo da. Penso che la fatica più grossa la faccia chi vive con la consapevolezza che il proprio pene sia sottodimensionato e quindi in qualche modo visto come sbagliato.
Mi soffermerei anche su cosa voglia dire pene piccolo perché spesso un pene piccolo dipende un po’ dai nostri parametri, per qualcuno piccolo vuol dire micropene (un pene inferiore a 2,5 volte la deviazione standard rispetto alle dimensioni medie di un pene umano (8 centimetri di lunghezza da non eretto, 13-17 cm in erezione), per altri vuol dire 10 cm, per alcuni anche 18cm, entriamo nella sfera della soggettività.
In una delle mie risposte ho proprio detto che penso che bisogna coglierne le qualità e le opportunità.

Le mie esperienze col pene piccolo le ho rigirate a mio favore…
Come hanno anche risposto nel box alcune persone, il pene piccolo lo si può prendere tutto in bocca senza soffocare arrivando in fondo senza grossi problemi e curve strane, è più semplice da maneggiare in buona sostanza.
Per non parlare poi del sesso anale. La stragrande maggioranza (in particolare delle donne) ama il sesso anale ma non le cose troppo grosse per cui un pene piccolo diventa una buona opportunità.
Esistono guaine che per altro danno la possibilità di poter avere la sensazione del pene più grande per chi lo riceve. Chiaro che sia difficile per molti accettare un oggetto simile, ma quando una coppia è solida discorsi come quelli delle guaine dovrebbero essere affrontati tranquillamente se uno dei due ne sente l’esigenza.
Vi ricordo in oltre che al di la del pene esistono le mani, la bocca e tanti oggetti di vario tipo, dai sex toys agli ortaggi e non è detto che utilizzarli sia trovare un sostituto, ma appunto un’aggiunta!
Per chi afferma che siamo ipocrite/i nel dire che il pene piccolo ci piace, rispondo che forse fermaci alla sola estetica di un pene è un po’ riduttivo (gioco di parole carino eh).
Il problema culturale
Siamo figli di una generazione dove il big bambù nel porno non è quasi più una categoria ma il minimo per quello che per molti è un buon porno, e per molti intendo uomini e donne.
Il sesso non è come nei porno, per lo meno non in tutti i porno, per fortuna oggi le cose stanno cambiando, ma il retaggio è ancora qui con noi.
Chi è dotato di pene ormai è convinto che senza un ottimo attrezzo ben visibile non si faccia nulla… ma chi non è particolarmente dotato come fa?
Spesso questa cosa da via a un loop senza fine.
Chi è consapevole ma ha una buona autostima, e soprattutto partner che non gli fanno mai “pesare” questa cosa del pene piccolo, va via liscio o quasi.
Chi invece è sostanzialmente bullizzato viene avvolto da una guaina di insicurezze che non gli permettono di viversi una buona sessualità.
Perché è un loop?
Perché è un po’ come se il danno si accumulasse e quindi ce lo si porta dietro. Hai, o pensi di avere un pene piccolo e ogni volta che ti relazionerai con un/a potenziale partner avrai un deficit psicologico che non ti aiuterà, partendo in primis sul comportamento e poi sulla prestazione.
La mancata erezione
A chi non è capitato?
Anche a me capita di non avere l’erezione.. si perché la mancata erezione del pene equivale un po’ alla mancata lubrificazione.
A volte è colpa di un odore, di qualcosa che mi disturba visivamente (la luce, per me la luce è un calo pesante), di un frase detta o percepita male… insomma anche io faccio cilecca.
Però socialmente questa cosa sembra essere accettata.
E’ più facile dire “mi è passata la voglia” quando sei donna, che quando sei un uomo o comunque un essere dotato di pene.
Se lo dice chi ne ha uno viene visto come poco virile, come poco “maschio”, come un essere non troppo all’altezza.
Questo perché le aspettative che creiamo attorno a quel benedetto pene sono forse un po’ troppe?
Io ho fatto un esperimento.
Una parte è citata nell’articolo Tinder, Plug the Fun e Black Mirror, cosa avranno in comune??!.
Penso che ancora oggi gli uomini (o chiunque abbia un pene) si sentano in dovere di soddisfare, di essere al 100%… anche perché fingere è un po’ complesso (prendendo atto che la finzione in se sia scorretta), un pene super eretto non lo si può fingere.
La colpa è delle aspettative, aspettative che ci creiamo indipendentemente dall’orientamento sessuale che abbiamo.
Uomini e donne, dov’è davvero il confine?
Oggi si parla moltissimo, e meno male, di diritti della donna. A volte però tendiamo a dimenticarci che esistono gli uomini e per quanto poi si dica spesso molta gente pubblica articoli e frasi che da un discorso alto, come quello dei pari diritti, arriva addirittura all’odio verso l’uomo.
Sono spesso amareggiata da ciò che leggo e molte volte non mi pronuncio perché potrebbe sembrare quasi che io sia di parte quando invece come ho spesso sottolineato in dei miei video e qualche articolo, mamma e papà mi hanno insegnato che davvero non c’è alcuna differenza.
Preso atto che noi donne abbiamo ancora delle disparità e che socialmente spesso veniamo valutate nel modo meno corretto, anche un uomo oggi vive alcune e altre delle difficoltà che viviamo noi.
Il grosso problema sta nel fatto che pensiamo che siamo differenti quando siamo invece uguali e che siamo uguali quando invece siamo differenti. Eppure tutto dipende solo da contesto, dalla circostanza.
Se critichiamo, giustamente, il fatto che non debba solo essere la donna a sfornare torte e pulire casa… penso una critica vada anche fatta a chi pensa davvero che l’uomo debba sempre avere il cazzo duro (letteralmente).
Tutti indipendentemente dal sesso e dall’orientamento sessuale, dovremmo renderci conto che in una relazione, d’amore, d’amicizia, di lavoro, non siamo da soli, ma partner di qualcuno anche quando in gioco c’è una battaglia.
Già che ci sono vi invito a vedere The Red Pill, un documentario che mi ha parecchio sconvolta.
E comunque no, non c’è un confine, i confini li alzano mettendo un muro solo coloro che non hanno capito nulla sugli esseri umani.
[…] peso, pochi capelli, troppi capelli, peli e soprattutto per la dimensione del pene ( ho scritto un articolo a […]