Oggi il racconto erotico di Plug the fun lo scrive Ellie Chiorino.
Se anche voi volete scrivere un racconto erotico e pubblicarlo sul blog potete inviarlo a: [email protected]
Aspettando i vostri racconti, vi auguriamo una buona lettura.
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“Guardami”. Con una carezza, Elaine gira il volto della moglie, stesa al suo fianco, verso di lei. La guarda dritta negli occhi, passandosi la lingua sulle labbra.
“Oggi voglio giocare”. Siobhan ridacchia.
“Giochiamo”, risponde, con un luccichio negli occhi.
“Toccati”, bisbiglia Elaine. Lentamente, si toglie la camicia, abbassa i jeans e gli slip, senza distogliere lo sguardo dal volto di Siobhan.
Lei si morde il labbro e si porta la mano fra le gambe, lasciando scorrere lo sguardo sul corpo della moglie.
Elaine sorride quando le si accelera il respiro. “Sì, così. Di più”, ordina con voce bassa e roca.
Siobhan aumenta il ritmo, lasciandosi sfuggire un gemito. Elaine posa le mani sulle cosce di Siobhan, spalancandogliele.
“Chiudi gli occhi”, bisbiglia.
“Ti piace?”
“S-sì”, ansima Siobhan, serrando le palpebre.
“Ma non quanto ti piacerebbe se fossero le mie dita, vero?”, sorride Elaine. “Ovvio”, risponde Siobhan, con voce strozzata, mentre Elaine si china a soffiarle nell’orecchio: “Di più”.
Siobhan gioca con il clitoride, spingendo le dita nel suo sesso, e geme ancora. “Perché io so sempre come toccarti…”, continua Elaine. “Di più”, aggiunge, autoritaria.
“So sempre dove toccarti per farti godere”. Osservando il piacere disegnarsi sul volto di Siobhan sente un formicolio fra le gambe. Deglutisce, col cuore in gola.
“Ma a quanto pare…”, riprende, lentamente, “anche se le tue dita non ti scopano bene quanto ti scoperebbero le mie… di più”, sorride.
Siobhan mugola ed esegue. “…ti basta la mia voce per godere, vero?”
Siobhan annuisce freneticamente, senza riuscire a rispondere. “Ti basta la mia voce mentre parlo di come in questo momento, se fossi io, ci sarebbero tre mie dita dentro di te”.
Siobhan inarca la schiena e grida. “Ah, ti piace?”, sorride Elaine. “Di più”, bisbiglia. “Ti piace sentirmi parlare di come ti scoperei, vero?”
Il respiro di Siobhan è rapido e spezzato.
“A dirla tutta, sai una cosa?” Elaine preme le labbra contro l’orecchio di Siobhan. “Se fossi io, a quest’ora saresti già venuta tre volte”.
Siobhan viene a quel punto, tremando. Elaine le prende la mano e se la spinge fra le gambe.
“Senti quanto mi hai fatta bagnare”, mormora, e sorride.
Dopo, osservando ipnotizzata le labbra di Elaine chiuse intorno alla sigaretta, Siobhan ridacchia.
“Dove l’hai presa quell’idea?” “Ho letto un racconto in cui facevano questo gioco”, risponde Elaine, soffiando via il fumo. “E ho pensato che avrei dovuto provare”, ride, posando un bacio sulle labbra della moglie.
“Ti amo”, bisbiglia Siobhan, e respira il suo profumo.