Oggi il racconto erotico di Plug the fun lo scrive un follower. Questa volta più che un racconto erotico è una sorta di memoria, di lettera personale.
Se anche voi volete scrivere un racconto erotico e pubblicarlo sul blog potete inviarlo a: [email protected] .
I requisiti sono pochi: scrivere in italiano corretto e un minimo di 700 parole.
Aspettando i vostri racconti, vi auguriamo una buona lettura.
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Ci incontrammo a una cena dove ci scambiammo i numeri di telefono. Passammo circa 2 settimane a messaggiare; un giorno parlando del più e del meno cademmo sull’argomento massaggi.
Io le dissi che dovevo andare a farmene fare uno perché ne avevo bisogno causa infortunio sportivo….
Parlando la convinco, non so come, a farmelo fare da lei, essendo infermiera sapeva sicuramente dove e come farlo pensai. In tutto questo io non avevo pensato a un possibile risvolto sessuale.
Quando mi presentai da lei mi ritrovai con lei vestita normalmente in t-shirt e pantaloni della tuta, io in polo e pantaloni corti, faceva ancora caldo.
Mi fece fare il giro della casa, parlammo un po’ e mi offrì da bere, tra le varie cose mi fece vedere la sua camera.
Aveva un letto alla francese, non il mio preferito ma non ci feci particolarmente caso.
Ad un certo punto mi disse di togliermi la maglia e di sdraiarmi sopra a un mega asciugamano che aveva steso sul letto.
Me la tolsi insieme alle scarpe e mi sdraiai, mettendomi a pancia in giù..
Cominciò massaggiandomi e strizzando sui punti nevralgici delle mie contratture mi fece un po’ male, ma ne sentivo il beneficio.
Poi mi girai a pancia in su e sentii che mi stava slacciando i pantaloncini. La guardai e mi disse che doveva mettermi l’olio caldo e non voleva sporcarli ungendoli.
La lasciai fare e me li sfilò, rimasi in boxer soltanto.
Subito dopo mi girai nuovamente a pancia in giù e sentii l’olio caldo sulla schiena.
Man mano mi massaggiava spalle schiena andando giù, quindi fece tutta una gamba, un piede e l’altra risalendo fino alla schiena.
Fino a quel momento andava tutto bene e non ero per niente eccitato, mi godevo il massaggio normalmente.
A un certo punto si fermò, io mi stavo addormentando in tutto quel relax, e mi chiese se poteva togliermi le mutande che voleva fare i glutei.
Rimasi un attimo spiazzato dalla domanda però poi accettai.
Prese l’elastico delle mutande e mi disse di alzare il sedere, così me le sfilò. Ed ecco che ero nudo sul letto di una bellissima ragazza a pancia in giù a mostrarle il mio sedere e in mezzo le gambe spuntava il mio pisello.
Provai un leggero imbarazzo prima che iniziasse di nuovo.
Da quel momento iniziò in maniera diversa a massaggiarmi, con particolare attenzione a cosce e sedere, mi fece allargare un pochino di più le gambe in modo da andare a prendere bene in glutei.
A un certo punto sentii come uno sfioramento sulla punta del pene ma pensai fosse involontario quindi non ci feci caso, poco dopo la sorpresa: mi chiese se volevo che mi massaggiasse anche il petto.
A quel punto esitai ma alla fine mi girai accettando. Quindi mi ritrovai a pancia in su completamente nudo con il pene adagiato su un lato.
Mi scusai per non essermi depilato la zona intima ma lei disse che non era un problema e prese a giocare e tirare leggermente i miei peli pubici. Quasi divertita.
A quel punto prese l’olio e cominciò a massaggiare il petto per bene e la pancia, inaspettatamente passò direttamente alle gambe e i piedi. Andò avanti così per 10 o 15 minuti. A un certo punto mi accorsi che mentre passava da una coscia all’altra mi sfiorava, o col dito o col palmo della mano, l’asta del pene… questo mi portò in poco tempo ad avere un’erezione completa dove avevo il glande che tirava con la voglia di uscire dal cappuccio, si intravedeva solo la punta.
Continuando a massaggiarmi sfiorò delicatamente i testicoli facendomi ansimare, io chiusi gli occhi un attimo. Con una mano lei continuava il massaggio, con l’altra giocava con i miei peli pubici, finchè a un trattò sentii proprio il suo indice e pollice che andarono sulla punta del mio pene e lo ripulirono dalle gocce che stavano uscendo causa eccitazione.
Fu veramente troppo a quel punto, così cominciai ad accarezzarle le cosce e le chiesi se voleva mettersi più comoda. Quindi si tolse maglia e pantaloni rimanendo in intimo bianco. Due tette che erano una quarta abbondante e un sedere pieno e sodo.
Ricominciò a massaggiarmi e a un certo punto prese la punta del mio prepuzio e la fece scorrere fino a metà scoprendo solo parte della cappella. A quel punto non capivo più niente. Lei iniziò a far su e giù lentamente io fremevo nelle sue mani incapace di reagire.
Mentre mi mungeva, con l’altra mano iniziò a toccarmi i testicoli. Era troppo.
Mi alzai e la baciai in bocca mentre ancora mi serrava il pene in mano, le tolsi il reggiseno, poi la feci sdraiare e le tolsi le mutandine, davanti a me vidi finalmente la sua vagina bella carnosa, piena e liscia.
Iniziai a leccarla e a sfiorarle il clitoride, lei così iniziò ad ansimare. Era bagnata e la penetrai deciso.
Iniziai a scoparla come mai avevo fatto prima con altre. Lei ansimava le sue tette dondolavano sinuose, io le leccavo e strizzavo mentre la scopavo.
Poi la feci girare a pecorina e la penetrai da dietro, le salii sopra e calvalcandola le mungevo i capezzoli e godeva.
A un certo punto la girai di lato e penetrandola da dietro lo facemmo a cucchiaio.
Alla fine di tutto mi ritrovai sopra di lei a tenerle le gambe indietro il più possibile con le ginocchia ad altezza tette. In questa posizione di totale sua sottomissione, scopandola sempre più forte e strizzandole tette e capezzoli, la feci venire con un orgasmo fortissimo seguito dal mio che la riempii tutta.
Rimanemmo fermi in quella posizione per alcuni minuti per riprenderci. Quindi si staccò e si alzò per andare a ripulirsi in bagno, mentre lo fece le diedi uno schiaffo sul culo dicendole “prossima volta vorrei assaggiare il tuo lato B” e lei rispose sorridendo, poi andò in bagno.
Questo fu l’inizio di una bellissima relazione finita un anno e mezzo fa.