Se sento la parola verginità la prima cosa che mi salta in mente, da sicula, è il lenzuolo steso sul balcone al primo/secondo giorno di nozze.
Magari non tutti conoscono questa usanza, eppure in Sicilia (non so se funziona ancora così in alcune zone) c’era un’usanza per cui il giorno dopo delle nozze, gli sposi dovevano stendere un lenzuolo bianco al balcone… non doveva essere un lenzuolo bianco qualsiasi ma doveva essere quel lenzuolo bianco.
Sostanzialmente doveva avere una macchia rossa, perché simboleggiava la verginità, anzi la perdita della verginità della sposa. Ovvero, la donna vergine, durante la prima notte di nozze perde la verginità e quindi ovviamente di conseguenza le si rompe l’imene, e ovviamente perde la verginità perdendo sangue.
No gente, non funziona così, cioè nella fantasia e nella storia che ci raccontiamo sì, ma nella realtà dei fatti non è così.
E’ una storia splatter, ma esistono luoghi in cui ancora molte persone vengono addirittura vendute per la loro verginità.
Cos’è la verginità?
C’è un enorme dibattito a riguardo, ma in che modo possiamo davvero definire cosa è la verginità?
E’ davvero qualcosa di fisico?
In realtà no, non per forza per lo meno.
E’ qualcosa di psicologico?
Magari sì, ma non per forza.
La verginità è qualcosa che ognuno di noi “perde” solo quando sceglie consapevolmente di perderla.
E’ astratta, non è qualcosa che possiamo definire con un atto ben preciso.
Verginità e discriminazione
La “verginità” ha diffuso diverse credenze sbagliate, aumentando lo stigma nei confronti di tante cose relazionate al piacere e alla sessualità; ha anche contribuito a processi di discriminazione.
Perdere la verginità in tantissime culture è sinonimo di crescita, in alcune è vista bene o male in base alla situazione, al momento, a chi è partner, al luogo ecc.
Anche in ambito medico tutt’oggi si trovano informazioni incomplete, inesatte e decisamente fuorvianti. Molti medici tutt’oggi parlano di verginità come se fosse qualcosa di clinicamente testabile e definibile.
Spoiler: l’equazione pene-vagina non equivale alla perdita di verginità. Secondo questo ragionamento due lesbiche che non amano la penetrazione resterebbero vergini a vita altrimenti.
Non è di per se la penetrazione a far perdere la verginità, eppure tutt’oggi molti medici indicano come vergini persone che non hanno avuto rapporti penetrativi.
Parlare di perdita della verginità in realtà penso sia sbagliato, o quanto meno forse non è il termine adatto. Ad ogni modo siamo noi a identificare qual è il nostro primo piacere sessuale, quale è stato il momento in cui abbiamo detto addio a quella che viene definita verginità: che sia tramite masturbazione, tramite una fantasia o un sogno erotico, tramite un rapporto orale o tramite la penetrazione o altro.
Ma quindi la storia dell’imene?
L’imene non si rompe, ci hanno detto una bufala!
Non è qualcosa che viene sfondato, che poi è un po’ questa l’immagine che in un certo senso ci viene in mente, come se fosse per forza una scena splatter.
Quando ho fatto sesso la prima volta a me non è accaduto nulla, nemmeno la seconda, nemmeno la terza ne mai. Eppure quel giorno li era la primissima volta per me. Ma vi giuro che avevo l’ansia di sporcare ovunque.
L’imene è una sorta di ingresso che si apre e si chiude quando serve, sostanzialmente impedisce alle cose di entrare, ci protegge ma non soltanto da ingressi legati alla sessualità, è anche relativo all’igiene.
L’imene tende a essere elastico, è il motivo per cui molta gente non ha alcuna perdita con la prima penetrazione.
Allora perchè la prima penetrazione fa male?
Ricordiamoci che esistono i muscoli e non è detto che siano elastici di per se, non è nemmeno detto che lo diventeranno, anche se esistono patologie particolari per cui anche dopo la 100ma volta i dolori possono persistere, in quel caso è bene sentire degli specialisti che possono aiutarci a capire bene quale sia la fonte del nostro dolore.
L’ansia del “primo debutto”, della “prima volta”, chiamiamola come vogliamo, irrigidisce chiunque, indipendentemente da chi ha la vagina, anche chi ha un pene alla prima volta ha ansie di ogni tipo.
Di certo in generale se ci si è masturbati prima, quel minimo di esperienza aiuta.