Si lo so, avevo detto che avrei smesso, che forse mi sarei spostata ecc… ma alla fine Martina deve per forza vivere qui su Plug the fun.
Se volete leggere i 30 capitoli precedenti li trovate qui.
Farò a breve un e-book,; sto giusto rivedendo al volo le ultime correzioni che una super follower mi ha fatto.
Ahimè non sapevo quanto fosse complesso rimettere assieme tutti i capitoli perché essere fedele ai dettagli di una storia scritta in due anni non è poi così semplice. Per fortuna ho persone attente che mi seguono e insieme stiamo rimettendo tutto in ordine.
Sto anche scrivendo il diario di Martina, sarà molto molto diverso come scrittura ma soprattutto finalmente entreremo nella sua testa, nelle sue scelte, nelle sue riflessioni circa ogni uomo e donna che ha incrociato in questi due anni.
Intanto vi lascio col trentunesimo capitolo…
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Il giorno dopo in cui Martina e Daniele si sono visti c’è da sempre uno scambio tenero tra i due; lei è molto affezionata a lui si, scrivono spesso per raccontarsi delle proprie avventure, dei rispettivi lavori, di aneddoti divertenti che capitano a entrambi. Sono ormai più che semplici amici di letto, sono proprio amici.
Mentre Martina è in salotto, comoda sul divano, con il telefono in mano scambiandosi messaggi con Daniele, Lui si avvicina con in mano la nuova lista dei nomi.
Martina capisce subito cosa vuole e tra se e pensa che sia giunto il momento di dargli questa soddisfazione, ma soprattutto di testare questa sua fantasia, per scoprire se è solo una fantasia oppure anche un desiderio pratico.
E’ lei a decidere chi sarà il primo fortunato della lista, del resto deve anche essere una persona predisposta a questo nuovo tipo di gioco. Sembrerà strano, ma non tutti gli uomini sono disposti a farsi vedere mentre scopano la ragazza di qualcun altro, soprattutto se a guardare c’è proprio quel qualcun altro.
Martina ha spesso sussurrato questa fantasia nelle orecchie di alcuni partners, per capire se fosse possibile piantare un seme di eccitazione in loro circa questa esperienza. Non tutti rispondevano positivamente e Martina capiva benissimo il loro punto di vista. A molti non provocava alcuna reazione, a qualcuno invece sembrava interessare parecchio come esperienza, pochissimi avevano già avuto occasione di farlo.
Con la lista tra le mani e gli occhi rivolti a lui sorride, con un certo ghigno. Lui resta quasi impassibile ma lei nota benissimo una micro espressione di soddisfazione. Lei non aspettava altro che un segnale, non voleva prendere alcuna decisione in merito, non voleva decidere quando sarebbe accaduto.
Lui pronuncia una sola parola “stasera”.
Martina non dice nulla, sente solo dei brividi lungo la schiena. Sente partirli dalla nuca e scendere fino alle natiche. Se li gode e le vengono in mente i flashback di tutte le fantasie e i viaggi che si è fatta pensando a quella lista.
Non pensava che sarebbe stato così poco il tempo concessole.
Dalla mattina per la sera Martina doveva decidere chi sarebbe stato il fortunato.
Tra se pensava spesso a quel momento, ma mai avrebbe pensato di aver avuto così poco tempo.
Con la lista in mano scorre i nomi su e giù in fretta. Piano piano rallenta e per ogni nome scritto su quel foglio rivive un’esperienza.
Si eccita guardando quei nomi, i nomi di alcuni degli uomini con cui è andata a letto negli ultimi due anni. Sono solo alcuni, eppure non sono pochi. La eccita anche questa idea, l’idea di essere stata li con ognuno di loro, per ognuno di loro e ognuno di loro per lei.
Daniele in quella lista non c’è, perché non è per nulla esibizionista.
Jacopo è un buon candidato, ma non ha granché desiderio di lui.
Thomas sarebbe perfetto, peccato che non sia all’altezza delle aspettative.
Forse Federico è il più adatto…
Mentre riflette un po’ su quest’ultimo gli scrive il Federico che aveva sentito qualche giorno prima, quello con sui è sempre scontrosa.
Si sente meno stronza del solito con lui, per altro lei stessa non sa perché gli ispiri tutta quella “cattiveria”. Iniziano a chiacchierare un po’ e lei, forse perché al momento lui è un completo sconosciuto, mai visto, ma solo sentito via telegram, inizia a raccontargli un po’ di cose, tra cui gli accenna di questa cosa del foglio e della lista di nomi.
Il ragazzo, un po’ incuriosito, scava un po’ con qualche domanda e poi ammette di aver già avuto un’esperienza simile, aveva già scopato con la moglie di un suo amico quando erano poco più che ventenni.
Martina un po’ si eccita dal racconto e inizia a rivalutare quest’altro Federico, anche se prima di lanciarsi in del sesso con un voyeur, preferisce di gran lunga scoparci almeno una volta. Lascia stare infatti la proposta del vedersi per questa occasione e ricade sull’altro Federico che invece è probabilmente la persona più adatta.
Tutta questa storia di per se eccita già Martina che vorrebbe per altro toccarsi, ma pensa che ha più senso lasciare l’eccitazione per la serata, così da potersi godere la sua prima situazione a tre.
Scrive a Federico per chiedergli come sta e per lanciare un po’ il sasso. Federico non ci mette molto a coglierlo e infatti chiede subito come vuole organizzarsi.
“Pensavo di venire da te” risponde lei.
Il ragazzo risponde dicendo che va benissimo, chiede solo se ha desideri particolari, qualcosa che deve sapere prima…
Martina è abbastanza spaesata, ma risponde direttamente che penserà a tutto lei, basterà solo lasciare la porta d’ingresso senza giri di chiave, così che Lui, il suo ragazzo, possa entrare in casa.
Mentre la conversazione col Federico che incontrerà la sera si chiude, la conversazione con il neo Federico con cui è stata scontrosa procede; avendo il pomeriggio libero gli chiede anche se vuole prendere un te insieme, giusto per conoscersi.
Federico è anche lui libero e riescono a trovarsi sotto casa di Martina nel giro di un’ora.
Martina arriva per prima. Si siede al tavolo e avvisa Federico che è arrivata. Dopo circa 10 minuti arriva anche lui.
In quei 10 minuti sono entrati nel bar parecchie persone essendo un posto molto frequentato, Martina aveva visto diverse foto di Federico in chat ma non lo aveva memorizzato troppo bene. Quando è arrivato il sorriso non poteva confonderla, non tanto perché fosse irriconoscibile, più per il fatto che lui le aveva rivolto un ampio sorriso.
Anche lei sorride, lui si avvicina e si alza dal tavolo per presentarsi. Allunga la mano e insieme pronunciano i loro nomi.
“Finalmente ci conosciamo” afferma lei. In effetti avevano parecchio battibeccato via telegram. Martina era stata particolarmente aggressiva in alcuni casi con lui, c’è anche da ammettere che lui era poco reattivo, molto “moscio” secondo gli standard di lei. A tratti le appariva con un carattere piuttosto forte e dominante come piace a lei, a volte era un sottone incredibile, cosa che smorza ogni fantasia di Martina.
Entrambi si siedono e poco dopo la cameriera arriva. Lei ordina un te, lui un caffè. Mentre aspettano iniziano a conoscersi un po’ meglio.
Federico è alto, molto alto, ha dei bellissimi occhi verdi nascosti dietro degli occhiali enormi, ma che stanno parecchio bene con la sua figura.
La conversazione resta molto tranquilla, lui le confessa di essersela immaginata un po’ diversa, sia nei modi che nell’abbigliamento, ma era solo un pregiudizio il suo; sacrosanto per altro, visto l’atteggiamento aggressivo che fino a quel momento lei gli aveva mostrato.
Dopo circa un’oretta si salutano. Nulla di più nulla di meno.
Mentre Martina rientra a casa gli scrive un messaggio che le viene parecchio spontaneo, rientra un po’ nel personaggio della ragazza aggressiva, “Sei più interessante di persona”.
Alla sera Martina si prepara per uscire e raggiungere l’altro Federico. Poco prima di uscire legge sul telefono una richiesta particolare da parte di lui, ovvero quella di indossare dei collant specifici, molto leggeri, senza mutande. Lei risponde con un semplice “ok, vada per i collant” e basta. Il messaggio le è arrivato giusto in tempo, visto che stava proprio per aprire la porta.
Torna in camera, si cambia al volo ed esce.
Il suo ragazzo, ormai possiamo definirlo così, la raggiungerà dopo, direttamente a casa di quello che per lui è un completo sconosciuto.
Indossa un vestitino leggero, un maglione di lana un po’ largo, ovviamente i collant e degli anfibi. Esula un po’ dal solito abbigliamento provocante, anche se l’intimo è sempre accurato.
Martina prende il tram per raggiungerlo e appena arriva in casa Federico le apre seminudo. Era appena uscito dalla doccia.
“Entra Martina, finalmente ci rivediamo, è passato tantissimo tempo”.
Pronunciando questa frase la abbraccia da dietro, inizia a baciarla sul collo. Lei inarca la schiena, quasi come se fosse un gesto automatico, anzi di fatto lo è.
Lui allunga la mano verso le gambe di lei per care un check verso il suo desiderio di quella sera, ovvero i collant. Ci sono!
I due iniziano ad annusarsi un po’ così. Lei prova parecchio imbarazzo, mentre lui sembra parecchio disinibito e tranquillo, si vede che non è affatto la primissima volta.
Ne avevano anche parlato, Federico le aveva già raccontato di diverse occasioni e anche delle modalità con cui aveva approcciato ad altre coppie.
I due poco dopo si ritrovano sul divano. Lei indossa ancora i collant come le aveva chiesto lui, che invece ha solo l’asciugamano avvolta attorno al bacino.
Si baciano, mentre lui le infila una mano sotto la gonna, tra le cosce. “E’ caldo qui” dice lui.
“Tutta colpa tua, non dovevi farmi la proposta dei collant e aprirmi praticamente nudo”.
Martina non finisce nemmeno la frase che lui le strappa le calze in mezzo alle gambe, facendole un buco ad altezza vagina per poi affondare con la bocca e iniziare a leccare.
Federico in questo è incredibile, non se lo ricordava, non ricordava che le avesse detto che amava moltissimo questa cosa, cosa che per altro invece a lei non fa troppo impazzire. Nell’insieme le piace, ma non ci passerebbe troppo tempo, ma glielo concede questa volta; anche perché così si rilassa un po’.
Mentre Federico lecca, partendo delicato dalle labbra per poi prendersi cura del suo clitoride, lei gli tiene la testa per gestire un po’ il ritmo. E’ parecchio attento a prendersi cura delle grandi labbra, delle piccole, del clitoride. Spesso usa anche la lingua per penetrarla. Lacca anche analmente, cosa che fa impazzire Martina.
Il tutto lo fa con una particolare attenzione tenendo le mani sulle cosce, così da assaporare in maniera tattile il nylon del collant.
Dopo poco lo spinge lontano facendolo cadere per terra, anche lei striscia giù per avvicinarsi al cazzo di lui gattonando.
Va lenta verso di lui, con gli occhi che si alternano verso il suo viso e verso il cazzo che intanto è li, rigido e pulsante.
Glielo prende in bocca, partendo dal prepuzio. Inizia a scendere lentamente, prendendolo in gola piano piano. Qualche conato, ma null’altro. Lecca l’asta, poi le palle e anche il culo. Come lui ha dedicato tempo a lei, lei ne dedica a lui. Forse hanno la stessa dedizione l’uno per l’altra.
Ormai sono entrambi arrivati a quel livello in cui il cervello non fa altro che dice “scopa”, ma entrambi sembrano voler continuare su quella strada, come se il desiderio sia congelato in un lungo preliminare.
Mentre vanno verso la camera da letto, Federico si assicura che la porta sia aperta. Martina lo nota ed è compiaciuta oltre che sorpresa da così tanta attenzione per qualcosa che alla fine farà per di più godere lei.
I due a quel punto iniziano a scopare sul letto. Lei ha ancora solo i collant addosso, ormai ridotti a brandelli. Iniziano a scopare con lei distesa sotto di lui. L’armadio accanto a loro ha le ante a specchio per cui possono guardarsi benissimo. La luce è soffusa e mentre lui infila il cazzo dentro di lei le sussurra quando sia bagnata, tanto da scivolare con una facilità disarmante.
Questo a Martina ovviamente piace da morire, tanto da bagnarsi ulteriormente.
Federico la ribalta per metterla a novanta. Prima però le lecca i piedi con i collant ancora addosso. Martina non aspettava altro, del resto sapeva benissimo cosa volesse lui, dalle sue gambe, dai suoi piedi e ovviamente dai suoi collant.
Mentre le lecca i piedi lui ha gli occhi chiusi, sembra godersi il nylon. Massaggia un po’ e lecca, alternando le due cose. Sembra proprio che quello sia il suo più grande desiderio di quella sera.
Quando appunto Martina si ritrova a novanta, Federico inizia a scoparla da dietro. Entrambi si guardano allo specchio, lei guarda lui e viceversa. si piacciano, e si eccitano alla vista.
Alla vista di due corpi illuminati da una luce delicata, un po’ arancione giallina. Dalla posizione. Dal nero dei collant di lei che spiccano in tutto quel chiarore.
Mentre il leggero cigolio del letto prosegue con un ritmo piuttosto serrato si sente lo strusciare della porta.
I due per un attimo rallentano il ritmo.
E’ entrato.