Quanto è bello fare sesso in solitudine?
E’ difficile “sbagliare” quando ci dedichiamo alla nostra masturbazione, è difficile non azzeccare il modo, il ritmo, il tempo giusto, è quasi sempre tutto perfetto.
Ma è davvero sempre sempre così perfetto?
Non è proprio così.
Vi è mai capitato di avere un periodo, anche breve, in cui a letto con un’altra persona non riuscivate ad avere un orgasmo se non in una determinata posizione, con un determinato sex toy, oppure con procedure abbastanza sofisticate come potrebbe essere ad esempio respirare poco, stringere le gambe ecc?
Quando schematizzare la masturbazione ci fa perdere tante possibilità di avere un orgasmo
Io per prima ho affrontato questo “problema”.
Le mie prime masturbazioni consapevoli sono avvenute all’età di 7/8 anni.
Dico consapevoli perché ho scoperto molto prima la masturbazione ma non sapevo che nome darle e non sapevo cosa fosse.
Avevo un sistema ben preciso per venire, lo avevo creato ad hoc nel corso degli agli precedenti ma in maniera inconsapevole.
Stringevo le gambe, mi toglievo il respiro smettendo semplicemente di respirare e con un po’ di movimento delle gambe avevo il mio orgasmo.
Quando ho avuto i primi rapporti sessuali col mio fidanzato dell’epoca dovevo ricostruire la stessa modalità per venire. Per cui ogni volta che volevo raggiungere l’orgasmo ci mettevamo in una certa posizione dove potevo replicare la scena.
Con gli anni ho capito da sola che forse c’era qualcosa di strano. Sentivo molta gente raccontare di avere orgasmi in tanti modi e mi sono fatta qualche domanda.
Non ho mai pensato di essere sbagliata.
Esplorazione
A quel punto mi sono detta… ok, cerchiamo di modificare la modalità.
Ho fatto una fatica incredibile. Mi sono dovuta impegnare per creare modi alternativi, in modo da non dover star sempre li a marchingegnarmi per ottenere il mio orgasmo.
Era abbastanza limitante per me, non vivevo granché bene questa mia sorta di limitazione autoprodotta inconsapevolmente.
Così mi sono messa lì a testare.
Ho rinunciato a molti orgasmi in coppia a favore del puro divertimento ed esplorazione.
Mi sono dedicata al mio orgasmo in solitaria. Non ho nemmeno sperimentato con sex toys, ma semplicemente con le mani.. ho provato come muovermi sul mio clitoride, ho provato come stimolarmi internamente, ho scoperto tutto ciò che ruotava attorno all’ano.
Frustrazione
Questa è stata una fase breve per mia fortuna, ma non posso dire che non ci sia stata. Non è nemmeno detto che sia per chiunque così, anche se vi auguro di trovare subito, attraverso la sperimentazione, buoni giochi e/o buona compagnia, modi diversi.
Sicuramente la fase in cui si accetta di dover sperimentare è un momento dove bisogna anche rendersi conto che non sarà così immediato. All’inizio sarà quasi impossibile, ma tentare altre strade ci da la possibilità di riuscire a raggiungere l’orgasmo in tantissimi modi possibili.
Quando schematizzare una posizione ci fa perdere tante possibilità di avere un orgasmo
Eh si, vale anche per le posizioni.
Se riusciamo ad avere l’orgasmo solo in una determinata posizione è necessario impegnarsi per variare anche quella. Sicuramente ci saranno molte situazioni frustranti in cui sarà complesso venire, perché ormai abbiamo schematizzato il modo più semplice per noi…ma perché escluderci delle possibilità? Perché rendere il sesso un tetris?
Stereotipare la masturbazione è controproducente
Il principale motivo per cui bisogna variare il modo in cui si raggiunge l’orgasmo, è che appunto possiamo averne molti di più.
Questo vale in solitudine ma anche in compagnia.
Con la masturbazione è abbastanza semplice quasi per chiunque arrivare fino in fondo (se per in fondo intendiamo l’orgasmo). Ci sono persone che fanno fatica anche con la masturbazione, ma in quel caso è sempre bene fare una visita con un sessuologo, ginecologa, ostetrica, andrologo o fisioterapista.
Nel caso di situazioni in cui invece in solitudine è tutto facile, ma in compagnia no, manca un po’ di variabilità.
La variabilità a letto, come appunto anche nella masturbazione, fa solo bene!
Quando il porno diventa una schematizzazione dell’orgasmo
Succede anche questo.
Molta gente mi confida di riuscire ad avere orgasmi solo col porno.
Cosa piuttosto limitante, per lo meno mi confessano che sia così.
Claudio, nelle nostre live su twitch, ha spesso affrontato questo tema e consiglia a chi ha questa difficoltà di guardare comunque un porno ma di evitare la masturbazione.
In una seconda fase, a porno finito, consiglia di masturbarsi con la fantasia e il ricordo di quel porno.
Pare che tendenzialmente che usa supporti come il porno e ha questo genere di atteggiamento con l’orgasmo, praticamente non utilizza più la fantasia per avere l’orgasmo.
Ricordiamoci che l’orgasmo è sicuramente masturbazione, sesso, stimolazione, ma anche fantasia, rotelle che girano.
Il porno limita questa opportunità.
Con tutto ciò non voglio dire che il porno sia male, anzi, sono molto favorevole e lo produco anche… ma voglio solo mettere l’attenzione su uno di quei modi che potrebbe limitare opportunità felici a qualcuno di noi.