Partiamo dal perché scegliere di usare le coppette mestruali, proprio perché ogni persona avrà diverse motivazioni per farlo o non farlo.
Vi dico la mia…
Prima di tutto per una questione di comodità. Ho sempre avuto problemi di irritazioni per via dello sfregamento dei vari materiali degli assorbenti esterni, in particolare nella stagione estiva, il caldo non aiuta. Voi direte, esistono gli assorbenti interni. Vero! Ma la seconda motivazione è anche data dall’aspetto green. Per quanto molti assorbenti siano completamente biodegradabili ci impiegano comunque anni per essere completamente biodegradati.
Poi c’è anche l’aspetto economico, al di la della tassa sull’assorbente in se, il costo per un buon prodotto è comunque alto, soprattutto se si vuole acquistare quelli bio con confezione bio ecc.
Le coppette mestruali ha una durata di circa 5 anni e il costo non è eccessivo, se no trovano anche intono ai 10€ fino anche ai 40€. Mediamente una persona consuma all’anno intorno ai 200/400 assorbenti (costo circa 4/5€ ogni 20).
Come sono fatte le coppette mestruali, come sceglierla?

Si presentano solitamente a forma di coppa, come fossero dei piccoli calici. Il bordo è la parte più larga di tutta la struttura e solitamente ha un bordo più spesso e tondo. Può essere in generale più o meno bombata e alla fine, in basso, ha un piccolo gambo che serve per rintracciarla una volta all’interno della vagina.
Tipicamente il materiale è silicone medico o TPE. Si trovano con diverse variazioni sulla forma, ma di base resta comunque una sorta di bicchierino.
Ormai ogni brand le fa coloratissime oltre che trasparenti.
Esistono varie misure! L’errore più comune è quelli di non pensare al fatto che appunto abbiamo bisogno di dimensioni diverse, internamente non abbiamo la stessa capienza. A volte piò dar noia alla cervice o toccare punti scomodi. Esistono tipicamente di 3 misure: S, M, L. I brand solitamente mostrano nei loro siti anche le specifiche misure relative a ogni taglia così che possiate rendervi conto quale coppetta mestruale fa al caso vostro. Le taglie si differenziano per diametro, altezza e volume.
Anche la morbidezza influisce sulla comodità e l’usabilità.
E’ bene capire come sta il pavimento pelvico per poter individuare la morbidezza che più fa al caso vostro. Una valutazione potrebbe essere d’aiuto.
Nelle indicazioni, di cui parlavo sopra, i vari brand si basano sull’età e sui dettagli vaginali. Tipicamente suggeriscono coppette piccole sotto i 30-35 anni, mentre sopra i 30-35 anni la taglia grande, ma non è una regola fissa proprio perché i fattori sono molti altri.
Altri fattori che influiscono sono: canale vaginale e l’altezza della cervice, il tipo di attività sportiva e sessuale, il parto e la tonicità.
Tempo massimo
Sì, esiste un tempo massimo per poter tenere la coppetta mestruale all’interno della vagina. Solitamente viene sconsigliato di superare le 12 ore. Chiaramente se si ha un flusso maggiore verrò svuotata e pulita più spesso, ma nel caso di situazioni di poco flusso o fine ciclo è bene non superare le 12h.
Nel caso di n flusso abbondante chiaramente bisogna adattarsi per poterla svuotare il più frequentemente possibile altrimenti è facile che fuoriesca sangue e ci siano perdite con conseguenti macchie.
Per capire ogni quanto svuotarla è utile, nei primi mesi, vedere dopo le prime 3/4 ore quanto si è riempita, usando un salvaslip per evitare di sporcare.
Come pulire le coppette mestruali?
Quando ho preso la mia prima coppetta mestruale ho subito pensato: ma come farò a pulirla se sono in giro, senza un bidet o in luoghi pubblici e bagni stretti?
Toglietevi dalla testa il fatto che non vi sporcherete. Sia le mani che a volte anche le cosce potrebbero sporcarsi. Ma ricordatevi di lavare bene prima le mani, che si sporchino dopo non è un grosso problema, ma toccare le mucose, oltre che la coppetta che poi tornerà dentro, è il male!
Se siete in un posto dove non c’è acqua è bene pensarci prima, soprattutto magari in bagni che hanno il lavandino esterno rispetto al water. Portate con voi una bottiglietta d’acqua e delle salviettine imbevute. Altrimenti portate con voi una seconda coppetta e un contenitore per tenere quella sporca.
Non usate la carta igienica per pulire la coppetta. Essendo bagnata di sangue e/o acqua vi resterebbe un po’ di cellulosa attaccata.
Il contenuto della coppetta svuotatelo nel water! I posti più scomodi dove lavarla o cambiarla sono i bagni dei treni e degli aerei, o in barca, sembra di fare contorsionismo.
Come possiamo capire quando è inserita bene?
Essendo una grande esploratrice io ho preferito, all’inizio, non cercare on line come fare. Ho visto le istruzioni e mi sono lanciata all’avventura seduta sul mio bidet.
Non è così facile e intuitivo, ma se si ha avuto modo di esplorarsi un po’ si trova il giusto posizionamento.
L’errore più comune all’inizio è quello di non piegarla bene. Il bordo è ampio e non passa dall’ingresso se lo si lascia aperto, ragion per cui va piegata in due o a trifoglio. Spingendola piano piano verso l’interno lei poi si riadatterà alla forma interna allargandosi e andando a contatto con le pareti.
Se la si lascia troppo in basso, oltre a essere fastidiosa, non aderisce bene e spesso si rischia di avere delle perdite. In particolar modo poi muovendoci è facile che le perdite aumentino visto che non c’è un assorbimento, ma un contenimento.
Se arriva a contatto con la cervice non abbiate paura. Potrebbe darvi noia ma non è dannoso.
I buon inserimento a volte può dipendere anche dalla misura e dalla morbidezza in relazione alla vostra conformazione e muscolatura. Non è detto quindi che al primo colpo si azzecchino tutte le variabili.
Un consiglio che mi sento di dare è di tenere sempre umida la mucosa soprattutto quando si è a fine ciclo mestruale. Essendoci meno muco si farà fatica a inserirla facilmente perché gripperà un po’ e si rischia di fare dei mini taglietti che risultano fastidiosi.
Coppette mestruali e cistiti
Eh si, le coppette mestruali possono causare cistiti soprattutto se non si sceglie la taglia corretta o il materiale giusto.
Deve essere adatta al proprio pavimento pelvico.
Sicuramente anche l’igiene in generale aiuta, se non la laviamo bene tra un cambio e l’altro, se le mani non sono pulite possiamo rischiare certamente qualche infezione, non solo la cistite.
Non è possibile prevenire la cosa, ma se ascoltiamo un po’ il nostro corpo qualche inizio ce lo da. Se ad esempio si sente la sensazione di dover fare ancora pipì anche quando si ha finito. Oppure quando si prova una sensazione di pienezza. Se si ha bisogno di toglierla per farà pipì o cacca.
Quando non usare le coppette mestruali
In generale si sconsiglia di usare la coppetta se non per il ciclo mestruale. Gli esperti, medici, ostetriche, ginecologhe, sconsigliano la coppetta per: perdite in gravidanza, perdite post parto, interventi al collo dell’utero, perdite dopo un aborto, infezioni di vario tipo, lesioni al collo dell’utero,.
In generale se si ha un dubbio di qualche tipo meglio chiedere a un’esperta.