Finalmente ho finito anche la terza stagione di sex education, la serie Netflix dedicata al liceo Moordale.
Il protagonista è un adolescente, Otis. Un ragazzino insicuro, fuori dalla norma e con una madre sessuologa. Madre grazie alla quale impara molto sulla sessualità, avendo avuto modo di origliare diverse sedute dei pazienti.
Insieme a Maeve, compagna di liceo, inventano insieme un’attività come terapeuti, il tutto facendosi pagare.
La storia ruota attorno a Otis, la madre, l’innamoramento con Maeve e ovviamente tutte le problematiche di un liceo, compreso l’aspetto sessuale.
Ecco che quindi nasce il concetto di sex education, prima con Otis e poi con la madre.
Ma non ci spoilero nulla.
Da guardare
Assolutamente sì, è una serie molto divertente ma che passa dei messaggi molto seri attraverso una buona ironia.
I personaggi sono variegati, a volte fin troppo, ma portano sul piatto temi spinosi che vengono sviscerati puntata dopo puntata.
Sex education è una sorta di specchietto sulla società, nonostante non sia propriamente quella italiana, trovo che comunque abbia all’interno molto della cultura occidentale e di tutto ciò che ci portiamo dietro con essa.
Personaggi di sex education
Sono tanti e ognuno di loro ha in se un tema che viene affrontato puntata dopo puntata. E trovo che il bello della serie sia quello. Si sviluppa molto in verticale ma anche in orizzontale.
Otis è un ragazzino molto particolare che vive il suo tormento interiore a partire dalla masturbazione e dal rapporto con la madre sessuologa. Passa attraverso il tema della divulgazione, della famosa friend-zone, alla relazione di trombamicizia. Otis porta tanti temi nella serie ed è un po’ il fulcro di tutto.
Con lui c’è Eric, il migliore amico. un ragazzo gay dichiarato alla famiglia e agli amici. Un concentrato di energia ed empatia. Secondo me è necessario alla serie, da un punto di vista diverso come personaggio essendo molto dinamico. è una voce esterna ma anche molto interna a chi osserva.
Maeve è la ragazza di cui Otis si innamora, dalla prima all’ultima puntata c’è un continuo amarsi e odiarsi tra i due. Lei è la classica ragazza problematica, molto intelligente ma povera. Figlia di una tossicodipendente con annessi problemi che la riguardano. è insolita e sicuramente non nella norma anche lei.
In generale i personaggi riescono a essere a tratti caricaturali, a tratti molto plausibili e realistici.
La madre di Otis, Jean, è il motivo per cui tutto ha inizio, è la “conoscenza” di Otis. Ma è anche un voce fuoricampo a volte, un punto di vista sul sesso.
A volte ci sono imprecisioni per quanto riguarda alcuni dettagli sul sesso, ma glieli perdoniamo!
Vive il sesso in maniera molto libertina, dando uno spunto di riflessione su questo modo di vivere le relazioni.
Temi trattati
Sono diversi e toccano ovviamente il sesso in tutte le sue forme, da quelle più fisiche a quelle più psicologiche. Il modo di affrontarli a me piace parecchio, nonostante qualche sbavatura di cui parlerò tra poco.
Genere e orientamento sessuale, disfunzioni, feticismo, relazioni sentimentali, tradimento, giochi di ruolo, Sex education varia moltissimo e ogni argomento lo sviscera in maniera simpatica, mai pesante e normalizzando molto. Cosa che trovo sensata visto che ad oggi normalizzare permette a molta gente di sentirsi meno sola.
In ogni puntata viene toccato un tema che poi spesso ritorna anche se marginalmente. L’intreccio delle storie e il modo in cui gli argomenti vengono calati, rende sex education una serie secondo me innovativa nel modo di comunicare.
C’è un MA. A volte sembra un po’ esagerata.
Ad esempio sembra che il liceo Moordale sia poco popolato da eterosessuali. Probabilmente la scelta è stata pensata anche se fuori dalla “classicità” della cosa, proprio per poter parlare di tutte le tematiche che sex education porta in tavola. Tematiche che il più delle volte comunque trattano anche dell’orientamento sessuale.
Necessario
Se dovessi descriverlo con una sola parola sarebbe: necessario.
Come è del resto necessario l’educazione sessuale e all’affettività.
Uno specchietto su un mondo ancora non troppo pronto ad affrontare temi che sono parte integrante della nostra vita.
Che sia di ispirazione?