Già qualche tempo fa ho parlato del corpo. In realtà è una tema a me molto caro perché penso sia il primo strumento con cui veniamo a contatto.
È sicuramente in un certo senso un guscio, ma anche una sorta di armatura. È uno strumento ma anche un mezzo.
Ho già scritto un articolo dedicato al corpo, ma soprattutto al valore che ha. L’articolo è molto generico e ne parla in maniera molto “larga”.
Oggi scendiamo in profondità.
Nel mio TEDx, il cui tema era CONTATTO, ho portato proprio il tema del contatto col proprio corpo. Ho scelto di parlare del corpo e di come attraverso il contatto e il non contatto possiamo vivere uno storytelling, ho parlato di bondage, quindi di corda, costrizione e sofferenza, di danza, di Giappone e di pelle. Tutto ciò che è in relazione con questo nostro guscio semplice ma allo stesso tempo complesso.
Se oltre al video volete leggere l’articolo che ho scritto dopo la mia esperienza al TEDx lo trovate qui.
Corpo e tabù
In teoria ci insegano si da piccini che viviamo in un corpo. All’asilo ci fanno fare moltissimi giochi dedicati al corpo, alla scoperta di come siamo fatti. Alle elementari addirittura si studia il corpo umano, con tanto di immagini di apparati e spiegazioni esaustive per l’età che abbiamo.
Nessuna di queste lezioni però, è mai correlata a come viviamo in questo corpo.
Non ci guardiamo mai allo specchio, se non da adulti e spesso solo per auto criticarci, o per scegliere cosa indossare. Raramente ci poniamo delle domande su come siamo fatti, su come il nostro corpo si muove, su cosa può fare il nostro corpo.
Siamo delle macchine incredibili, eppure ci “usiamo” al minimo delle nostre possibilità.
Sì, il nostro corpo è un tabù. Lo nascondiamo, ce ne vergogniamo, vogliamo sempre costantemente accettarlo anche in situazioni in cui soffre e vogliamo odiarlo anche per delle minime imperfezioni.
Cosa sai del tuo corpo?
Io molto poco, nonostante gli anni di danza, nonostante gli anni di bondage, nonostante la mia grande attenzione.
Ogni giorno scopro parti nuove di me, ma soprattutto scopro nuove abilità, un po’ come se vivessi in un video gioco e sblocco qualche nuovo step.
Conosciamo poco probabilmente perché veniamo da anni di censura per quanto riguarda ogni cosa ricoperta di pelle, come se fosse qualcosa di sbagliato, un tabù appunto.
Associamo la pelle nuda al sesso e di conseguenza a qualcosa di sbagliato, perché comunque ci spiegano che il sesso è sbagliato, sporco e superfluo. Il sesso è colpevole, sempre. Anche in questo caso!
Banalmente però, quelle poche volte che veniamo a contatto con il nostro corpo, è invece solo ed esclusivamente per il sesso e anche molto poco, sempre con timore.
Non toccare!
È una di quelle frasi che ci siamo sentiti dire milioni di volte, a me capita tutt’ora con le vetrine dei negozi, sono come una bambina fuori dal negozio di dolci. Ci metto sempre le dita per indicare; il problema è che mi piace toccare. Per altro mi piace nonostante io non ami molto il contatto fisico, come ho spiegato nel TEDx.
Eppure sono molto fissata con l’essere all’interno del mio corpo e vivermelo. Viverlo in situazioni estreme, ma anche in situazioni semplici.
Come dicevo prima, il sesso è uno dei pochi momenti in cui percepiamo in nostro corpo, come anche le volte in cui ci fa male: ricordiamo di avere uno stomaco solo se sentiamo male o se abbiamo fame, eppure lui è sempre li, più o meno al centro di questo nostro involucro, più o meno sempre a lavorare per noi, per cercare di farci stare bene.
Perché siamo all’interno di noi stessi solo durante situazioni di dolore o di situazioni correlate al sesso?
Pelle
È l’organo più estero del nostro corpo, è ciò che ci permette di toccare costantemente qualcosa: l’aria. Ma è anche ciò che ci protegge e ci permette di avere una sensazione di caldo e freddo, la famosa pelle d’oca, di sentire se qualcuno ci vuole bene. Un semplice tocco, spesso, vale più di tantissime parole.
Ma è solo una scatola, dove all’interno ci sono molti organi, vene, microorganismi che collaborano tra loro.
Vi siete mai soffermati a sentire com’è quel tocco? Il tocco di qualcuno che amiamo o di qualcuno che non sopportiamo. Il tocco di qualcuno che ci sta dicendo addio o di qualcuno che vuole semplicemente chiamarci… Sono tutti tocchi diversi.
Sesso
Che il sesso di per se sia un grande tabù è abbastanza palese. Devo ammettere che in parte il fascino del sesso deriva anche un po’ da questo suo essere qualcosa di nascosto e proibito; se fosse una cosa troppo esplicita perderebbe valore.
Eppure anche nell’atto sessuale più semplice spesso il tabù di per se non è il sesso, ma il corpo. Non tanto nell’accettazione dell’imperfezione del corpo, tante volte più nell’incapacità di usarlo, non solo in relazione all’altra persona, ma anche in relazione a noi.
Prendiamo come negativa la non conoscenza di qualcosa, quando invece è solo un’opportunità in più per scovare qualcosa di nuovo e per trovare qualcosa di nuovo anche in noi.
Il corpo è il più grande tabù prima ancora del sesso.
Questo è affascinante tanto quanto triste, oltre che semplicemente una perdita di consapevolezza.
Il nostro corpo non esiste solo quando stiamo male, non esiste solo tra le lenzuola…