È una domanda che sin da bambina mi chiedevo. Mi sono posta questo quesito ancora prima di aver dato un nome a quella particolare e piacevolissima sensazione che provavo.
Sapevo solo come procurarmela, sapevo a malapena descrivere come ci riuscivo, ma non sapevo ne cosa fosse ne come funzionasse esattamente.
Anni dopo ho iniziato a sentirne parlare di più, ovviamente da coetanee e coetanei. Piano piano ho provato a indagare, ma internet non era ancora alla mia portata.
Con l’adolescenza tutto ha avuto più senso e la parola orgasmo, insieme alla parola sesso, iniziavano a risuonare costantemente. Durante l’adolescenza era un continuo ovviamente, ma come era costante il desiderio di voler provare quella sensazione.
Ci fu poi il primo mio pc, internet e qualche prima ricerca. Fu la serie su William Masters e Virginia Johnson ad aprirmi un mondo.
William Masters e Virginia Johnson
Lui sessuologo e ginecologo e lei sessuologa, furono i primi a eseguire uno studio approfondito sulla fisiologia sessuale umana. Lo fecero esaminando, in circa 11 anni, oltre diecimila atti sessuali compiuti da circa 700 volontari.
Insieme identificarono un modello che definirono a 4 fasi:
- Fase di eccitazione (eccitazione iniziale)
- Fase di plateu (piena eccitazione, ma non ancora orgasmo)
- Orgasmo
- Fase di risoluzione (dopo l’orgasmo)
Su queste quattro fasi ci sono influenze esterne e non a caso, anni dopo la Dottoressa Rosemary Basson sottolineò che esisteva anche una fase di desiderio. Inserì così un concetto più circolare circa ci che ruota attorno all’orgasmo.
Rosemary Basson
Il modello di risposta sessuale della Dott. Basson inserisce il bisogno di intimità nella relazione tra due individui che si avvicinano all’atto sessuale e (in teoria) a un possibile orgasmo.
La Dottoressa sottolinea come il desiderio possa essere reattivo o spontaneo, e che possa arrivare sia prima che dopo l’eccitazione.
Questa identificazione prende il nome di Modello del duplice controllo.
A influenzare la risposta orgasmica, e la risposta connessa all’eccitazione, c’è anche la relazione e i fattori relazionali in quanto influenzano la volontà e la capacità di impegnarsi attivamente in un rapporto sessuale.
Parlo di risposta orgasmica e di risposta connessa all’eccitazione perché, per quanto il piacere spesso risiede anche nell’orgasmo, a volte non è necessario per raggiungere davvero il piacere.
Come spesso dico e sottolineo, l’orgasmo non è sempre necessario, non è un obbligo, è quel piccolo mattoncino che può esserci come no all’interno di una rapporto sessuale.
Un altro aspetto unico del modello circolare della Basson riguarda il comprendere le motivazioni che spingono all’attività sessuale. Ogni persona si avvicina al sesso per aspetti diversi:
- intimità emotiva,
- piacere fisico,
- esprimere amore e attrazione verso l’altra persona
Consapevolezza
Conoscersi è una buona chiave per avere sempre più consapevolezza dei propri stimoli sessuali. Conoscere i propri desideri, i propri punti cardine legati alla fase d’eccitazione, possono aumentare il nostro piacere e sensazioni.
Questo è strettamente connesso anche all’altra persona. Conoscerla bene, sapere quali sono i suoi interessi circa il sesso rende sicuramente l’altra persona più disponibile e l’interessata verso l’attività sessuale, come ad esempio un bacio, o un certo tipo di tocco da parte del partner, alcuni tipi di fantasie.
Circa le fantasie, infatti, potremmo aprire un vaso di Pandora, poiché i feticismi sono ottimi per la fase di eccitazione ad esempio.
La consapevolezza di ciò che ci piace e ciò che piace all’altra persona avvia l’eccitazione sessuale.
La masturbazione è senza dubbio un ottimo modo per conoscersi, ma anche per conoscere chi abbiamo davanti. I sex toys sono u altro ottimo strumento per esplorare, idem il bdsm e tutta la sessualità kinky.
Il contesto dell’orgasmo
Inutile dire che il contesto non sia importante. A volte una stessa attività fatta in un contesto diverso da una risposta diversa, più eccitazione o meno eccitazione. Veniamo influenzati costantemente dal contesto, spesso senza rendercene conto.
Se da un lato il conoscere un feticismo può essere d’aiuto, non conoscere il contesto più adatto per l’altra persona o per noi, può essere devastante.
Il contesto dell’incontro sessuale e dello stato mentale potrebbe essere la parte più importante del ciclo di risposta sessuale.
Il contesto si riferisce alla situazione o all’ambiente in cui potrebbe verificarsi un rapporto sessuale.
Sottolineo qui che per rapporto sessuale non si intende solo la classica penetrazione pene vagina, ma tutto ciò che c’è attorno alla sessualità.
A volte i contesti familiari sono molto d’aiuto, a volte possono invece diventare troppo quotidiani e non per tutte le persone questo è favorevole. Ecco perché a volte è necessario variare e sperimentare. Che sia sul contesto, sul genere e modo di avvicinarsi a un atto sessuale, sul logo ecc.
Perché non abbiamo parlato molto di orgasmo?
Come sottolineato prima, l’orgasmo non sempre è necessario.
È senza dubbio un picco molto alto di piacere, e questo ce lo insegnano sia William Masters e Virginia Johnson che la Dottoressa Rosemary Basson. Ma non è detto che sia il piacere assoluto per chiunque e sempre.
Ecco perché per parlare di orgasmo bisogna sempre prima contestualizzare. Motivo per cui c’è una componente molto importante nel discorso della Basson, che non fa altro che aggiungere un punto alla ricerca di Masters e Johnson.
L’orgasmo è solo (non voglio minimizzare) una piccola parte di un meccanismo molto più lungo, più complesso e particolarmente variabile.
Orgasmo sì, orgasmo no
La fase dell’orgasmo è senza dubbio ambita, ma non necessaria. È il momento più “alto” del ciclo del piacere. Ma non avviene sempre, che sia per volere che per non riuscita.
Esistono persone che si definiscono anorgasmiche, ovvero che non riescono ad avere un orgasmo ma ovviamente sono interessate al sesso.
Riguardo al tema anorgasmia è sempre meglio fare un controllo prima di autodefinisci tali, poiché spesso ci sono motivazioni dietro che impediscono il raggiungimento. Possono essere fisiche o pciologiche, o addirittura entrambe.
L’orgasmo (dal greco ὀργασμός, orgasmos; “eccitazione, gonfiore”; anche climax sessuale) è l’improvvisa scarica dell’eccitazione sessuale accumulata durante il ciclo di risposta sessuale. Avviene attraverso delle contrazioni muscolari ritmiche nella regione pelvica caratterizzate dal piacere sessuale.
È controllato dal sistema nervoso involontario o autonomo.
La sensazione al momento dell’orgasmo è simile all’euforia. Il periodo successivo all’orgasmo (noto come periodo refrattario) è tipicamente un’esperienza rilassante, attribuita al rilascio dei neuro-ormoni ossitocina e prolattina, nonché delle endorfine (o “morfina endogena”).
Maschi
Negli uomini, il modo più comune di raggiungere l’orgasmo è la stimolazione sessuale fisica del pene. A seguire avviene l’eiaculazione.
È possibile, anche se molto raro, che gli uomini raggiungano l’orgasmo senza eiaculazione, questa circostanza viene definita orgasmo secco. Alcuni uomini possono anche eiaculare senza raggiungere l’orgasmo, questa circostanza è invece nota come eiaculazione anorgasmica.
Anche la stimolazione della prostata influenza l’orgasmo maschile e lo facilita.
Possiamo parlare di:
- Desiderio, da cui segue l’eccitazione (che viene influenzato da molti fattori)
- Reazione vasocongestizia, ovvero l’erezione del pene
- Contrazioni, segue l’orgasmo
Il periodo refrattario è la fase di recupero dopo l’orgasmo, durante la quale è fisiologicamente impossibile per un uomo avere altri orgasmi.
Femmine
Nelle donne, il modo più comune per raggiungere l’orgasmo, è la stimolazione sessuale diretta del clitoride (frizione manuale, orale o di altro tipo contro le parti esterne del clitoride).
Circa il 70-80% delle donne necessita di una stimolazione clitoridea diretta per raggiungere l’orgasmo, sebbene possa essere sufficiente anche una stimolazione clitoridea indiretta (ad esempio, attraverso la penetrazione vaginale).
La vagina internamente è meno sensibile di ciò che crediamo, ecco perché speso la vibrazione risulta meno importante della penetrazione in se, ma ci sono aree nella parete vaginale anteriore e tra la giunzione superiore delle labbra minora e l’uretra che sono particolarmente sensibili.
Nelle donne possiamo parlare di:
- Desiderio, da cui segue l’eccitazione (che viene influenzato da molti fattori)
- Reazione vasocongestizia, ovvero lubrificazione e dilatazione
- Contrazioni, segue l’orgasmo
Tendenzialmente le donne non sperimentano un periodo refrattario, potenzialmente possono provare un successivo orgasmo, o orgasmi multipli.
Ma non è così per chiunque, alcune fonti affermano che sia gli uomini che le donne sperimentano un periodo refrattario, perché anche le donne possono avere un periodo, dopo l’orgasmo, in cui ulteriori stimolazioni sessuali non producono eccitazione.
In poche parole…
Di per se il percorso dell’orgasmo è uguale per ogni persona, ma le variabili che influiscono possono essere moltissime e spesso sono esterne, legate a momenti separati, a influenze di ogni tipo.
Non esiste una formula magica per raggiungerlo o per farlo raggiungere, anche se conoscersi, come specificato prima, fa molto.
Inoltre il suo raggiungimento non è sempre necessario.
Insomma, alla fine è più interessante il viaggio che affrontiamo che la metà in sé.