Ormai è un argomento che in ogni ambito salta sempre fuori. Fisico “normale”, un ragionamento “normale”, un’alimentazione “normale, una sessualità “normale” ecc…
Potremmo star qui a discutere di goni singolo argomento e circostanza, perché l’aspetto della “normalità” tocca tutto, ma essendo un blog che parla di sesso mi sembra doveroso affrontare questo argomento spinoso in relazione al sesso alla sessualità.
Cosa vuol dire normale in ambito sessuale?
Tutto e niente, come in goni campo. Non esiste un modo normale di fare le cose, esiste al massimo un modo sano di fare le cose; e per sano intendo un modo in cui la singola persona, la coppia o il gruppo si vive la dinamica del momento in maniera comoda individualmente e collettivamente, libera, consensuale. Senza sentirsi in obbligo di fare, ma anche con la consapevolezza di sbagliare o di andare incontro a qualcosa che potrebbe non essere adatto a lei.
Non esiste un giusto e un normale, perché siamo individui con preferenze, desideri, gusti diversi da ogni altra persona. La cosa fondamentale è il sapersi anche adattare all’altra parte (o le altre), saper esprimere i propri desideri, non ossessionarsi con una singola dinamica o gioco.
Desideri
Parlo di desideri perché penso che sia importante definirli come qualcosa che vogliamo e che ci stuzzica, ma che non deve essere un capriccio.
Se hai un desiderio è importante riconoscerlo prima di tutti ed esprimerlo con te in prima persona. Spesso non riusciamo a realizzare cosa ci piace, cosa vorremmo, cosa desideriamo, proprio perché non sappiamo identificarlo. Po ovviamente viene l’altra persona, uno scoglio ancora difficile.
Bisogna trovare il modo, il momento, la circostanza migliore e un allineamento particolare dei pianeti, lo so, ma è importante esprimere il proprio desiderio all’altra persona. Innanzitutto per onestà con noi, poi anche con l’altra persona. Se non riusciamo a essere onesti con noi, con lei, come possiamo viverci le nostre dinamiche e goderci il nostro desiderio o mettere in pratica ciò che vogliamo?
Sentirsi fuori dalla norma
Spesso siamo solo noi a metterci in quella casella che definiamo anormalità. Il più delle volte perché non abbiamo moto coraggio di esprimerci.
è sicuramente vero il fatto che viviamo in una società che finge di poterci permettere molte cose, di poterci vivere molte libertà, ma siamo parte di questa società e solo noi possiamo cambiarla. Probabilmente se ci esprimessimo senza troppo timore, incontreremmo molti muri, ma avremo anche la possibilità di scavalcarli.
Il sesso normale
Dal punto di vista scientifico esiste un sesso normale un atto sessuale normale. Ma non è l’unico modo per fare sesso. Se ci soffermiamo solo alla scientificità della cosa esisterebbe sol il sesso tra persone eterosessuali e solo a scopo riproduttivo! Non che sia sbagliato, ma è molto riduttivo.
Facciamo sesso per mille motivi e in particolare per divertirci con la persona o le persone che ci attraggono, che ci stuzzicano certi desideri, che ci aprono porte a nuove pratiche ecc.
Quindi no, il sesso normale non esiste, esistono diversi modi e forme per farlo. Tra cui anche bene e male, ovviamente!
…e poi esiste quello insolito, o alternativo e chiamatelo come volete!
In realtà è forse sbagliato dare una definizione anche a quella tipologia di atto sessuale che è meno diffuso. Certo, è insolito proprio perché meno diffuso, ma non sono certa che ci sia sempre bisogno di etichette. Inoltre, siamo davvero sicuri che sia così poco diffuso?
Ho conosciuto molta gente che non si identifica come bdsmmmer, kinkster, scambista o simili, eppure ha fantasie o mette in atto situazioni che sono molto vicine a realtà sadomaso, scambiste ecc.
Potremmo dire che è un sesso alternativo nel momento in cui identifichiamo come non alternativo quello più tradizionale, ma cosa è tradizionale?
Ci sono geroglifici con persone che vengono menate e se la godono (si capisce bene che non è una rappresentazione di schiavitù, ma proprio divertimento, una forma di porno arcaica insomma). Siamo davvero così certi che sia, quindi, alternativo o insolito?
Di certo è più “normale” di quanto non ci si aspetta.
Sono una persona normale?
Più andiamo avanti, più mi rendo conto che il termine normale ha una falla nel sistema. Fa solo percepire alle persone che ciò che fa non è normale e quindi arrivano alla conclusione che sono sbagliate.
Non sono una che ama l’uniformità, ma siamo davvero così differenti gli uni dagli altri?
Secondo me sì, ma abbiamo molti punti in comune, tra qui le nostre diversità, le fantasie che vengono definite non convenzionali ma che oggi stanno diventando convenzionali.
Oggi sempre di più, con la diffusione dei social, bene o male si arriva a capire che non siamo così soli e unici. Inoltre le informazioni che ci arrivano ci aiutano anche a comprendere meglio la nostra sessualità, rispondono a molte domande e ci danno la possibilità di confronto.
Ovviamente non è tutto oro ciò che luccica, si trovano on line molte informazioni non propriamente corrette e sensate.
Il mio più grande consiglio è quello di non sentirvi anormali, soli, ma anche di non fermarvi a una vostra prima autoanalisi. Spesso abbiamo accanto persone che si vivono la sessualità in maniera “nascosta” e vorrebbero parlarne, magari come voi. O magari potreste essere la persona che apre la mente a qualcuno.
Sperimenta! E, nel bene e nel male, sii consapevole del fatto che puoi sbagliare, incontrare cose che nella fantasia erano fighe e poi non ti piacciono, e che potresti fare qualcosa con qualcuno e poi renderti conto che quella cosa non faceva per te, o quel qualcuno non faceva per te. L’onesta con se viene prima di ogni altra cosa, è la base di una bellissima sperimentazione!